"Mai più muffa in lavatrice nel cassetto e sulla gomma": solo così puoi evitarlo

Come prendersi cura della lavatrice? Ecco semplici gesti quotidiani per evitare muffa e cattivi odori nei luoghi più umidi.

La muffa in lavatrice è uno dei problemi domestici più comuni e, al tempo stesso, più fastidiosi. Spunta silenziosamente nei punti meno accessibili: nel cassetto dei detersivi e nella guarnizione di gomma dell’oblò. Il risultato è un odore sgradevole che impregna i tessuti e un elettrodomestico che, con il tempo, perde efficienza. Un esperto di pulizie domestiche ha svelato i metodi più efficaci per evitarla, spiegando che la prevenzione è l’unica vera arma contro la formazione di muffe e batteri.

La prima regola è tanto semplice quanto ignorata: non chiudere mai l’oblò della lavatrice dopo il lavaggio. Quando il ciclo termina, l’interno del cestello e delle guarnizioni resta umido e caldo, creando un ambiente ideale per la proliferazione di funghi. Lasciando l’oblò aperto o almeno socchiuso, si favorisce il ricambio d’aria, permettendo all’umidità di evaporare naturalmente. È un gesto piccolo, ma capace di fare la differenza tra una lavatrice profumata e una invasa da cattivi odori.

La guarnizione: il nascondiglio preferito della muffa

Tra tutti i punti della lavatrice, la guarnizione di gomma è il più critico. Proprio lì, tra le pieghe, si accumulano residui di acqua, detersivo e sporco proveniente dai vestiti. L’esperto consiglia di asciugare con cura la guarnizione dopo ogni ciclo di lavaggio, utilizzando un panno morbido o carta assorbente. Questo gesto semplice impedisce all’acqua stagnante di diventare terreno fertile per la muffa.

Un’altra abitudine utile è quella di controllare periodicamente la guarnizione, piegandola leggermente per verificare che non si siano formate macchie scure o residui di sporco. In caso di presenza di muffa, si può intervenire con una soluzione a base di aceto bianco e bicarbonato, da applicare con un panno e lasciare agire per qualche minuto prima di risciacquare. Tuttavia, la pulizia regolare è sempre preferibile rispetto alla rimozione successiva.

lavatrice
La parte della guarnizione in gomma della lavatrice da asciugare dopo ogni lavaggio. Fonte: Instagram

Il cassetto dei detersivi: il punto più sottovalutato

Il cassetto della lavatrice è spesso il grande dimenticato della pulizia domestica. Umido, chiuso e continuamente esposto ai residui di detersivo, è il luogo perfetto per la formazione di muffa. Dopo ogni lavaggio, andrebbe estratto completamente e asciugato, lasciandolo poi aperto finché non è totalmente privo di umidità. In alternativa, si può spruzzare all’interno un po’ di aceto diluito, che agisce come igienizzante naturale e rallenta la comparsa dei funghi. L’esperto raccomanda anche di evitare i lavaggi a temperature troppo basse, perché il calore moderato contribuisce a mantenere puliti i condotti interni e a sciogliere meglio i residui di sapone. È buona norma eseguire periodicamente un lavaggio a vuoto a 60 gradi, con un po’ di aceto o candeggina delicata, per sanificare l’interno della macchina.

 

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Il ruolo del detersivo e degli additivi: usarne troppo è dannoso

Un errore frequente è l’uso eccessivo o improprio dei detersivi liquidi, che tendono a lasciare più residui rispetto a quelli in polvere. L’esperto consiglia di preferire il detersivo in polvere e di dosarlo correttamente, scegliendo sempre programmi compatibili con il tipo di prodotto. Inoltre, è utile aggiungere nel ciclo di lavaggio un ossigenante o una candeggina delicata, in grado di eliminare batteri e impurità residue.

Un piccolo trucco che molti trascurano è quello di pulire anche la parte interna del condotto del cassetto, raggiungibile con un vecchio spazzolino da denti: è lì che spesso si annidano i primi segni della muffa. Seguendo queste accortezze, la lavatrice rimane pulita, profumata e più duratura nel tempo. La muffa non è solo una questione estetica o di cattivo odore, ma può compromettere il corretto funzionamento del motore e delle guarnizioni, riducendo la vita dell’elettrodomestico.

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