Cos'è quell'odore 'strano' che senti dopo aver toccato monete o chiavi? La spiegazione dell'esperto

Capita a tutti: prendi in mano una manciata di monete o le chiavi di casa, e subito dopo senti sulle dita un odore metallico, quasi ferroso, difficile da definire ma inconfondibile. Non è una sensazione piacevole, e molti pensano che derivi direttamente dal metallo stesso. Ma la realtà, spiegano gli esperti di chimica organica, è molto più interessante (e un po’ inquietante).

Non è il metallo a puzzare, ma la reazione chimica sulla pelle

Quando tocchi monete o chiavi, non stai assorbendo un odore proveniente dall’oggetto. In realtà, avviene una reazione chimica tra i metalli e la tua pelle. Le monete, spesso composte da rame, zinco e nichel, e le chiavi, che contengono leghe ferrose o di ottone, reagiscono con i grassi naturali e con il sudore delle dita. Questo contatto scompone alcuni acidi grassi presenti sulla pelle e genera nuovi composti volatili.

Uno dei principali è il 1-octen-3-one, una molecola dal tipico odore “metallico”. È la stessa sostanza che percepiamo nel sangue, ed è per questo che l’odore delle monete ci risulta così familiare: ricorda vagamente quello del ferro o di una ferita fresca.

La molecola 1-octen-3-one è quella che 'genera' l'odore particolare che senti dopo aver toccato chiavi o monete
La molecola 1-octen-3-one è quella che 'genera' l'odore particolare che senti dopo aver toccato chiavi o monete

Il fenomeno non finisce quando rimetti le chiavi nel cassetto o le monete nel portafoglio. Gli idrocarburi volatili prodotti dalla reazione restano sulla pelle e continuano a emanare odore per diversi minuti. Anche se ti lavi le mani, a volte ne rimane una traccia, proprio perché alcune di queste molecole si legano ai lipidi cutanei.

Non è pericoloso, ma rivela quanto sia attiva la chimica del nostro corpo anche nei gesti più banali. Un contatto di pochi secondi basta a scatenare una piccola “fabbrica chimica” invisibile, che modifica la composizione degli oli naturali della pelle e crea quel caratteristico profumo metallico che tanto ci incuriosisce (e un po’ ci disgusta).

La curiosità social: il video virale che ha rilanciato la domanda

La spiegazione è tornata virale grazie al creator inspire.a.journey su TikTok, che ha dedicato una rubrica a “bullizzare l’algoritmo” del social, come dice lui stesso, per proporre contenuti culturali e scientifici. In uno dei suoi video ha affrontato proprio questo tema: perché le monete e le chiavi lasciano quello strano odore sulle mani? Il suo approccio ironico ma informativo ha scatenato migliaia di commenti e condivisioni, trasformando una semplice curiosità quotidiana in un trend educativo.

La cosa affascinante è che, pur trattandosi di un esperimento semplice, il contenuto ha riportato l’attenzione su un fenomeno che ha solide basi scientifiche. Dietro un odore “strano” si nasconde un piccolo laboratorio di chimica tra pelle e metallo, che racconta molto della nostra fisiologia.

Un odore familiare, ma con una storia scientifica precisa

Secondo ricerche pubblicate sul Journal of Chemical Education e sul Chemical Senses, la formazione del 1-octen-3-one è la chiave di tutto. Questa molecola si forma anche quando il ferro reagisce con composti contenenti carbonio presenti negli oli naturali della pelle. È una reazione simile a quella che avviene quando il sangue entra in contatto con l’aria. Ecco perché il cervello associa quell’odore a qualcosa di “metallico” o “ferroso”, anche se in realtà il metallo non emette alcun odore di per sé.

Quindi no, le monete non “puzzano”. Siamo noi a produrre, in pochi istanti, quell’aroma particolare attraverso una trasformazione chimica. È la combinazione tra chimica organica e biologia umana a creare questo piccolo effetto sensoriale quotidiano. E ora che lo sai, forse quel profumo di chiavi e spiccioli ti sembrerà un po’ meno misterioso e un po’ più affascinante.

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