Italiano va a fare la spesa nella Svizzera tedesca: quanto spende per soli prodotti bio

Quanto costa davvero fare la spesa in Svizzera? A rispondere a questa domanda è Matteoinswiss, un content creator italiano che vive oltre confine e che ha deciso di mostrare ai suoi follower i prezzi reali di un supermercato Migros nel cantone tedesco. Armato di due borse piene di prodotti, Matteo ha condiviso nel dettaglio quanto ha speso e, soprattutto, come si confrontano i costi con quelli italiani. Il risultato ha sorpreso molti.

La spesa di Matteo: tutti prodotti biologici

Nel suo video, Matteo specifica subito che ha scelto solo prodotti biologici, una categoria che in Svizzera – come in Italia – tende a costare sensibilmente di più. Nonostante questo, la differenza finale rispetto ai prezzi italiani non è così marcata come ci si potrebbe aspettare.

Ecco alcuni esempi concreti:

  • 300 grammi di carne di manzo macinato bio: 7 euro, circa 23 euro al chilo. “Non c’è grande differenza con l’Italia”, commenta Matteo.
  • Gamberetti bio: una busta da 300 grammi costa 15 euro.
  • Cosciotti di pollo in confezione da mezzo chilo: 15 euro.
  • Tre pere grandi: 4 euro totali.
  • Due cachi italiani: 3,50 euro.
  • Due avocado bio: 3,40 euro, quindi 1,70 euro ciascuno. “In Italia costano anche di più”, sottolinea.

La lista continua con un tubetto di maionese, tre banane bio, due vasetti di fiocchi di latte, due porzioni di uva (una rossa e una bianca), quattro cachi mela, una porzione di fichi da 300 grammi e pomodorini da 250 grammi. Tutti articoli comuni, ma scelti nella versione biologica. Tuttavia, non specifica il prezzo esatto.

Il totale della spesa: 78 franchi, ovvero 84 euro

Alla cassa, il totale segna 78 franchi svizzeri, cioè circa 84 euro. “Tutta roba bio – precisa Matteo – se avessi comprato gli stessi alimenti non biologici avrei speso 50-60 franchi. Quindi non è neanche una cifra così esagerata. In Italia avrei pagato al massimo 10 o 20 euro in meno”. Considerando che lo stipendio medio in Svizzera è circa tre volte più alto rispetto a quello italiano, il confronto cambia completamente prospettiva: il potere d’acquisto resta decisamente superiore. Eppure, il costo dei generi alimentari non appare proibitivo, soprattutto se si fa attenzione alle promozioni o ai prodotti in sconto.

Il video di Matteoinswiss ha acceso un interessante confronto tra Italia e Svizzera. I prezzi possono sembrare elevati se guardati con gli occhi di chi vive in Italia, ma in proporzione agli stipendi locali risultano più che sostenibili. Un lavoratore svizzero medio, infatti, spende una percentuale molto più bassa del proprio reddito per la spesa alimentare rispetto a un lavoratore italiano.

Una parte della spesa bio in Svizzera fatta da Matteo
Una parte della spesa bio in Svizzera fatta da Matteo

In più, la qualità dei prodotti, specialmente quelli biologici, è spesso più alta, così come i controlli e la tracciabilità. Il mercato svizzero tende a privilegiare la filiera corta e la produzione sostenibile, valori che negli ultimi anni stanno prendendo piede anche in Italia.

In Svizzera la lotta allo spreco fa risparmiare

Uno degli aspetti che Matteo evidenzia è la forte cultura contro lo spreco alimentare diffusa in Svizzera. Nei supermercati, è normale trovare scaffali dedicati ai prodotti “a scadenza ravvicinata” venduti a metà prezzo. Un sistema che non solo riduce gli sprechi, ma permette di risparmiare anche in un Paese dove il costo della vita è notoriamente più alto. Questa attenzione al consumo responsabile si riflette anche nel comportamento dei clienti: molti svizzeri pianificano la spesa in base agli sconti o ai prodotti in scadenza, acquistando solo ciò che serve e privilegiando la qualità. È un modo di vivere diverso, più consapevole, che spiega anche perché i supermercati bio siano così diffusi e apprezzati.

Lascia un commento