Carmine Recano è insuperabile in questo film su RaiPlay: di uno dei più grandi registi.
“Le fate ignoranti” è uno di quei film che non invecchiano mai. Uscito nel 2001 e diretto da Ferzan Özpetek, rappresenta una delle opere più intense e poetiche del cinema italiano contemporaneo. È un film che parla di amore e perdita, ma anche di scoperta, accettazione e rinascita. Una storia che ha emozionato il pubblico grazie alla sensibilità del regista e alla bravura di un cast corale, tra cui spicca anche un giovane Carmine Recano, oggi protagonista della nuova fiction Rai Noi del rione Sanità. Se avete apprezzato Asprinio, lo trovate anche in una serie commovente su Netflix.
La trama si apre con la vita apparentemente perfetta di Antonia (Margherita Buy), una dottoressa sposata con Massimo (Andrea Renzi). Tutto cambia improvvisamente quando il marito muore in un incidente. Il dolore sembra travolgerla, ma la scoperta di un quadro dedicato “alla mia fata ignorante” le fa intuire che Massimo le nascondeva qualcosa. Da lì parte la sua indagine personale, che la conduce a scoprire una verità inattesa: suo marito aveva una relazione segreta con un uomo, Michele (Stefano Accorsi).
Il mondo di Michele è un microcosmo colorato, libero, pieno di umanità. Una comunità che vive al margine delle convenzioni, fatta di amici di ogni orientamento sessuale e provenienza, che condividono la vita quotidiana come una grande famiglia. Antonia, sconvolta e incuriosita, entra piano piano in questo universo sconosciuto, trovando in esso un nuovo senso di appartenenza e, in qualche modo, una forma diversa di amore.
Carmine Recano insuperabile nel film di Özpetek: da non perdere
Il film è disponibile in streaming su Disney+. Ferzan Özpetek tratteggia con delicatezza un affresco di anime fragili e vitali, unite dal bisogno di sentirsi comprese. “Le fate ignoranti” non è solo una storia d’amore, ma un viaggio nel mondo delle emozioni, dove i confini tra giusto e sbagliato si dissolvono. È un film che racconta la bellezza della diversità e la forza dell’empatia, elementi che da sempre caratterizzano il cinema del regista turco-italiano. In questo scenario si inserisce anche Carmine Recano, che interpreta Israele, uno dei membri della famiglia allargata di Michele. Israele è un personaggio che porta leggerezza e sincerità, ma anche quella profondità che solo chi ha conosciuto la marginalità può esprimere. È uno dei tanti volti che compongono il mosaico di umanità che Özpetek costruisce con cura e affetto.
Per Carmine Recano, allora giovanissimo, questo ruolo rappresentò un punto di partenza. Essere scelto da un regista come Özpetek significava entrare in un cinema che sapeva parlare di sentimenti con verità e poesia. Israele non era un protagonista assoluto, ma era parte di un ingranaggio perfetto, dove ogni personaggio contribuiva a creare un equilibrio emotivo. La presenza di Recano aggiunge autenticità, e la sua interpretazione mostra già quella intensità che oggi ritroviamo nei suoi ruoli più maturi. “Le fate ignoranti” è diventato nel tempo un cult, capace di influenzare la percezione della diversità nel cinema italiano. Ha aperto uno spazio nuovo per storie e personaggi spesso invisibili, raccontandoli con rispetto e naturalezza. Il successo del film è stato tale da ispirare, vent’anni dopo, una serie tv omonima diretta dallo stesso Özpetek, segno della sua attualità e del suo valore universale.
Perché dovete assolutamente vederlo
Guardando oggi Carmine Recano nei panni del carismatico protagonista di Noi del rione Sanità, è interessante ricordare da dove è partito. Quel giovane attore che dava vita a Israele ha saputo crescere, affrontando ruoli complessi e costruendo una carriera solida, sempre legata a progetti di qualità. La sua partecipazione a “Le fate ignoranti” rimane una tappa importante, una di quelle esperienze che segnano il percorso di un interprete e ne definiscono la sensibilità artistica.

Il film di Özpetek, con il suo mix di dolore, amore e rinascita, resta un punto di riferimento per chi ama un cinema capace di parlare all’anima. È una storia che mostra come anche da una perdita possa nascere una nuova consapevolezza, e come l’incontro con l’altro, con il “diverso”, possa essere la chiave per ritrovare se stessi. In fondo, proprio come accade ad Antonia, anche Carmine Recano ha trovato nel set delle Fate ignoranti un primo passo verso la scoperta del proprio talento. Un percorso che oggi lo vede protagonista assoluto del panorama televisivo italiano, ma che affonda le sue radici in quel film che, più di vent’anni fa, ha insegnato a tutti noi che la vera magia sta nella capacità di accettare, comprendere e amare senza pregiudizi.
