Italiano mangia il serpente fritto a Hong Kong: "Che sapore ha, prezzo esagerato"

Il cuoco italiano ex vincitore di Masterchef, Valerio Braschi, ha mangiato il serpente fritto a Hong Kong: ecco il prezzo e che sapore ha.

Valerio Braschi, l’ex vincitore di MasterChef Italia, continua a sorprendere con la sua curiosità gastronomica e il suo spirito da esploratore del gusto. Dopo aver conquistato il pubblico del celebre cooking show con la sua creatività e il suo talento, oggi è diventato un vero ambasciatore della cucina contemporanea, sempre pronto a spingersi oltre i confini del conosciuto. Durante un recente viaggio a Hong Kong, lo chef ha voluto mettere alla prova il proprio palato con un piatto davvero insolito: la carne di serpente.

Un’esperienza che ha condiviso con i suoi follower, raccontando passo dopo passo le sue impressioni. In molte zone dell’Asia, la carne di serpente è considerata una prelibatezza, servita soprattutto sotto forma di zuppa. Una pietanza tradizionale che, secondo la cultura locale, avrebbe anche proprietà benefiche per la salute, tra cui il rafforzamento del sistema immunitario e la capacità di riscaldare il corpo durante i mesi più freddi. Braschi, fedele alla sua curiosità e al suo spirito sperimentale, ha scelto di provarla in una versione diversa dal solito: fritta.

Italiano assaggia il serpente fritto a Hong Kong: il prezzo e il sapore

La prima cosa che ha pensato appena l’ha assaggiata è che è molto buona. Inoltre ha spiegato come la carne lo abbia conquistato subito per il sapore e la consistenza. In particolare, l’ha paragonata al coniglio, definendola “uguale” per gusto e struttura. Secondo Braschi, il serpente ha una carne tenace ma carnosa, compatta e soda, molto simile al lombo del coniglio. Una sorpresa per il palato, insomma, capace di andare oltre l’aspetto insolito del piatto. La versione fritta lo ha colpito positivamente, tanto che ne ha sottolineato la bontà e la cottura perfetta.

 

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Tuttavia, non ha avuto la stessa impressione per la tradizionale zuppa di serpente, che invece ha trovato “troppo viscida”. Un commento sincero, che rispecchia lo stile diretto e autentico con cui Braschi si è sempre raccontato, anche sui social. Oltre al gusto, lo chef ha voluto soffermarsi anche su un aspetto più pratico: il prezzo. Mangiare carne di serpente a Hong Kong, ha spiegato, non è certo economico. Una porzione composta da cinque o sei pezzi costa circa 50 euro. Un prezzo che, a suo dire, è “esagerato”, nonostante l’esperienza gastronomica sia stata affascinante.

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Il serpente fritto a Hong Kong, fonte: Instagram

Una riflessione che mostra come, anche per un professionista del settore, l’esotismo culinario abbia spesso un costo non da poco, soprattutto nei contesti turistici. Il viaggio a Hong Kong ha permesso a Valerio Braschi di confrontarsi ancora una volta con culture e sapori diversi, ribadendo il suo approccio aperto e curioso verso il cibo. D’altronde, fin dai tempi di MasterChef, lo chef romagnolo ha mostrato una propensione naturale alla sperimentazione, cercando costantemente di unire tradizione e innovazione. Questa volta, però, non dietro ai fornelli di un ristorante stellato, ma davanti a un piatto che molti avrebbero esitato anche solo a guardare.

La sua esperienza dimostra come la cucina possa essere anche un viaggio di scoperta e coraggio. Assaggiare qualcosa di così lontano dalla propria cultura, come la carne di serpente, richiede una buona dose di curiosità ma anche di apertura mentale. Braschi non sembra temere nulla quando si tratta di esplorare nuovi orizzonti del gusto. Dopo aver assaggiato piatti di ogni tipo, dai più raffinati alle proposte di street food, lo chef continua a cercare nuovi stimoli e sapori, mantenendo sempre uno sguardo attento verso il mondo.

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