Un cuoco italiano che lavora in Australia al ristorante ha spiegato quanto guadagna all'ora e ha mostrato tutte le differenze con l'Italia.
Alessandro Palladino, conosciuto sui social come @alessandropalladino, ha deciso di raccontare la sua esperienza di vita e di lavoro in Australia. Il giovane influencer, partito da pochi mesi per un’avventura dall’altra parte del mondo, ha spiegato di lavorare come cuoco in un ristorante da circa tre mesi. Un’esperienza che, a suo dire, lo sta formando e gli sta facendo scoprire un modo diverso di intendere il lavoro.
Cuoco italiano in Australia spiega quanto guadagna all'ora: le differenze con l'Italia
Alessandro ha raccontato che la sua giornata lavorativa dura 8 ore, con una pausa pranzo di 45 minuti compresa nell’orario. Lavora cinque giorni alla settimana, un ritmo che definisce intenso ma ben organizzato. Il suo guadagno è di 36 dollari australiani all’ora, che corrispondono a circa 30 euro. A questo si aggiungono le mance, che possono variare in base alle giornate e alle settimane, rendendo ogni settimana lavorativa diversa dalla precedente. Un pizzaiolo ha invece mostrato quanto guadagna di mance in Svizzera.

Secondo Alessandro, lavorare in Australia è un’esperienza positiva sotto molti aspetti. Ha spiegato che nel Paese si lavora bene, con grande rispetto per i dipendenti e per i loro diritti. I titolari dei ristoranti sono molto attenti al rispetto degli orari e pretendono puntualità e precisione. Ogni volta che un dipendente entra o esce dal posto di lavoro deve firmare un registro elettronico, un sistema che consente di tracciare con esattezza i minuti lavorati. Alessandro ha sottolineato che anche il minimo ritardo o il tempo extra vengono conteggiati, perché ogni minuto di lavoro è pagato.
Questa attenzione ai dettagli, ha spiegato, rende l’ambiente professionale molto serio ma anche equo. Nessuno lavora più del dovuto senza essere retribuito, e chi dimostra impegno viene riconosciuto per i risultati raggiunti. Proprio questo aspetto, ha aggiunto, rappresenta una delle grandi differenze rispetto all’Italia. Nel suo racconto, Alessandro ha messo in evidenza come in Australia si riesca a guadagnare di più rispetto a quanto accade in Italia, pur mantenendo un buon equilibrio tra vita privata e lavoro. Le otto ore giornaliere gli permettono di avere tempo libero per sé, per conoscere persone nuove e per godersi la vita oltre il lavoro.
L'importanza della meritocrazia in Australia
Un altro punto su cui ha voluto soffermarsi è la meritocrazia. Alessandro ha raccontato che, nel settore della ristorazione australiana, si può partire dal basso e crescere rapidamente se si dimostra voglia di fare e capacità. Ha fatto l’esempio di chi inizia come lavapiatti e, nel giro di due anni, può arrivare a gestire un’intera cucina. Un percorso possibile grazie alla fiducia che i titolari ripongono nei lavoratori e alla cultura del riconoscimento dei meriti.
Il giovane cuoco ha voluto condividere questa testimonianza sui social per mostrare la realtà del lavoro all’estero, spesso diversa da quella che molti immaginano. Ha spiegato che, pur non essendo tutto semplice, l’impegno e la costanza vengono premiati. L’ambiente di lavoro, secondo lui, è più sereno e regolato da regole chiare. I dipendenti vengono rispettati e si sentono valorizzati.
