Il Lago di Anterselva, il gioiello nascosto dell’Alto Adige: acque turchesi, foreste di conifere e leggende alpine in un paesaggio incontaminato che incanta più del celebre Lago di Braies.
C’è chi si lascia incantare dal celebre Lago di Braies, icona da cartolina dell’Alto Adige, e chi invece ama perdersi tra i silenzi più autentici delle Alpi, là dove la natura si mostra ancora intatta, quasi timida. È qui che si trova il Lago di Anterselva, un luogo che sembra uscito da un sogno, un rifugio d’acqua e luce dove il tempo scorre lento e l’aria sa di resina e ghiaccio. Nascosto alla fine dell’omonima valle, questo lago rappresenta una delle perle più pure del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, un angolo d’Italia che ha mantenuto intatta la propria anima alpina.
A 1.642 metri di altitudine, il Lago di Anterselva si estende su 44 ettari di superficie e raggiunge una profondità di quasi 40 metri. È il terzo lago naturale più grande dell’Alto Adige, eppure pochissimi lo conoscono davvero. Le sue acque, che cambiano tonalità a seconda delle ore del giorno, oscillano tra il verde smeraldo e il turchese intenso, specchiando le cime maestose delle Vedrette di Ries come in una tela viva, continuamente dipinta dal vento e dalla luce.
Una natura che racconta una storia meravigliosa
Intorno al lago si sviluppa un sentiero naturalistico che invita a una passeggiata lenta, quasi contemplativa. È un percorso che si snoda tra foreste di abeti e larici, accompagnato dal suono dell’acqua e dal profumo del muschio. Lungo il cammino si incontrano pannelli didattici che raccontano la storia geologica e le leggende locali, mentre lo sguardo si perde tra riflessi e scorci che cambiano a ogni passo. In questo scenario fiabesco, non è raro scorgere cervi, scoiattoli e aquile reali: la fauna del parco vive indisturbata, e la sensazione è quella di trovarsi in un luogo che appartiene più al regno dei sogni che a quello reale.
Da qui si raggiunge facilmente il Passo Stalle, un valico che conduce al confine con l’Austria e al vicino Lago Obersee, un altro specchio d’acqua incastonato tra le montagne, perfetto per chi ama i panorami solitari e le atmosfere nordiche. Nei dintorni, le cascate di Klammbach aggiungono un tocco di selvaggia poesia, mentre le zone umide del biotopo Rasner Möser custodiscono una biodiversità preziosa, quasi segreta.

Sport, tradizione e sapori: un incanto che conquista chi lo scopre
Ma il Lago di Anterselva non è solo contemplazione. Qui si trova anche il celebre Centro Biathlon di Anterselva, teatro di Coppe del Mondo e campionati internazionali, che trasforma la quiete alpina in un’arena vibrante di energia sportiva. D’inverno, la neve disegna paesaggi irreali, mentre d’estate i prati fioriti si riempiono di camminatori e ciclisti. Dopo una giornata tra natura e silenzi, nulla è più piacevole di una sosta in una malga tradizionale, come la Ochsenalm o la Steinzger Alm, dove si gustano canederli, speck, e formaggi d’alpeggio accompagnati da un bicchiere di vino locale. Qui la gastronomia non è solo cibo: è un racconto di montagna, di mani che lavorano e di stagioni che si intrecciano.
Il Lago di Anterselva è più di una destinazione: è un’esperienza di purezza e bellezza, un luogo dove ogni respiro profuma di libertà. La sua magia sta nel suo carattere intatto, nella tranquillità senza tempo, nei riflessi che mutano con le stagioni. Qui, la montagna non si mostra, ma si svela lentamente, solo a chi sa osservare. Chi arriva fin qui capisce che non servono folla né fama per trovare l’incanto: basta un sentiero che si perde tra gli abeti, un lago che respira con la montagna, e il silenzio che racconta più di mille parole. Anterselva è questo: un luogo che non chiede di essere scoperto, ma di essere amato.
