Norvegia, italiana in un’impresa di pulizie rivela la sua busta paga senza filtri

Un'italiana che lavora in un'impresa di pulizie in Norvegia rivela quanto guadagna in busta paga: ecco la cifra reale.

Nicole Gerardi, creatrice di contenuti conosciuta sui social come @nicole.gerardi, ha deciso di mostrare ai suoi follower quanto guadagna lavorando in Norvegia. Lo ha fatto in modo diretto e trasparente, condividendo la sua busta paga e spiegando nel dettaglio come funziona il suo impiego part-time. Il video ha attirato l’attenzione perché racconta una realtà lavorativa molto diversa da quella italiana, soprattutto per quanto riguarda le retribuzioni e l’organizzazione delle ore.

Nicole lavora per una compagnia che si occupa di cleaning, ossia di pulizie. Le sue mansioni comprendono la pulizia di chalet, bar e case vacanze frequentate dai turisti. La zona in cui si trova è molto nota per le piste da sci, un dettaglio che influisce anche sul tipo di lavoro richiesto e sui periodi di maggiore attività. Infatti la maggior parte degli impegni si concentra nel fine settimana, quando gli arrivi e le partenze dei turisti aumentano e le strutture devono essere pulite e sistemate in tempi rapidi.

Il suo orario varia di settimana in settimana, ma di solito lavora quattro giorni. Il venerdì, il sabato e la domenica sono quasi sempre impegnati e spesso si aggiunge anche il giovedì. I primi giorni della settimana restano invece molto liberi. In questo modo ha tre giorni di pausa fissi, un aspetto che lei stessa ha sottolineato come una parte positiva del suo lavoro. La flessibilità è infatti una delle caratteristiche principali dei contratti in questo settore.

Italiana che lavora in un'impresa di pulizie in Norvegia mostra quanto guadagna: la busta paga

Nel video in cui mostra la busta paga ha spiegato anche quanto viene pagata per ogni ora. La cifra si aggira sui 20 euro all’ora, un dato che ha colpito molti utenti perché permette un confronto immediato con la realtà italiana. Nel mese mostrato, Nicole aveva totalizzato 155 ore. Ha chiarito però che in quel periodo aveva svolto qualche ora in più rispetto al suo solito, motivo per cui il totale risulta più alto.

influencer norvegia
L'influencer italiana in Norvegia

In Norvegia il sistema retributivo prevede un aumento del 40% per le ore lavorate oltre la nona. Questo significa che, una volta superata la soglia giornaliera, tutte le ore successive vengono pagate quasi la metà in più rispetto alla tariffa standard. Nel suo caso una parte delle 155 ore rientrava proprio in questa categoria, motivo per cui lo stipendio lordo finale ha raggiunto quasi 36 mila corone.

Convertendo la cifra, si tratta di circa 3100 euro. Una somma che appare elevata per un part-time, ma che va letta insieme alle trattenute presenti sul cedolino. In Norvegia le tasse sono pari al 17% e vengono prelevate direttamente dallo stipendio. Per Nicole la trattenuta è stata di 6 mila corone, quindi all’incirca 500 euro. Il netto sarebbe quindi più basso, ma c’è un’altra voce importante da considerare. Un'altra creator ha indicato quanto guadagna come cameriera, sempre in Norvegia.

La detrazione dell'affitto: ecco come funziona

Lo stipendio comprende anche la detrazione dell’affitto. In Norvegia è molto diffusa la formula lavorativa che offre l’accomodation, cioè l’alloggio incluso dal datore di lavoro. È una soluzione comoda, che permette di evitare la ricerca di una casa in un mercato considerato molto caro. Il costo dell’affitto viene scalato direttamente dallo stipendio, così da semplificare la gestione delle spese. Nel suo caso la cifra tolta è stata di circa 490 euro.

Questi numeri permettono di ricostruire il totale del suo guadagno netto. Dopo le trattenute e la quota di affitto risultano 2100 euro. È una cifra che racconta bene il bilancio finale di un lavoratore part-time in Norvegia, soprattutto in una zona turistica dove le paghe sono più alte ma anche i costi della vita risultano più elevati. Nicole ha scelto di mostrare tutto questo senza filtri. Ha preferito condividere una testimonianza reale, basata sulla sua esperienza professionale e su ciò che ha imparato vivendo e lavorando in un altro Paese. La sua busta paga è diventata così un esempio concreto per chi sogna un’esperienza all’estero o vuole capire meglio com’è strutturato il mercato del lavoro norvegese.

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