Madre e figlia costruiscono una casa con bottiglie di vetro: il risultato è incredibile

Madre e figlia hanno costruito un'intera casa con bottiglie di vetro: il risultato lascia veramente senza parole.

Sull’isola di Itamaracá, lungo la costa di Pernambuco, una madre e una figlia hanno dato forma a un sogno che profuma di mare, resistenza e creatività. La loro casa, battezzata Casa de Sal, non è solo un’abitazione originale, ma un manifesto di ciò che si può costruire quando si unisce la necessità ambientale a un’idea audace. Il risultato è una struttura composta da oltre ottomila bottiglie di vetro recuperate lungo le spiagge, materiali che molti considerano rifiuti e che loro hanno trasformato in fondazioni, pareti e dettagli dal valore simbolico ed estetico.

Casa costruita con bottiglie di vetro riciclate: il lavoro spettacolare di una madre e di sua figlia

Itamaracá vive da anni tra turismo crescente e pressioni urbanistiche. I rifiuti, soprattutto di vetro, si accumulano negli angoli più fragili dell’isola. Edna Dantas, guardando quelle distese di bottiglie abbandonate, ha sentito che qualcosa andava fatto. Non voleva più limitarsi a raccoglierle. Ha deciso, infatti, di rivoluzionare il modo in cui venivano percepite. La figlia Gabrielly non ci ha pensato troppo: si è unita al progetto e ha iniziato a lavorare fianco a fianco con lei.

madre e figlia casa vetro
Madre e figlia insieme, @casadesal.eco, fonte: Instagram

La casa è cresciuta lentamente, proprio come crescono le idee coraggiose. In due anni le bottiglie sono state lavate, selezionate, posizionate una a una dentro strutture portanti create con legno riciclato. Le pareti interne sono nate da pallet restaurati, mentre le tegole provengono da innumerevoli tubetti di dentifricio pressati e trasformati in coperture resistenti. Ogni stanza racconta una fase della loro avventura e ogni dettaglio ricorda quante notti hanno deciso di non fermarsi.

La comunità ha osservato tutto con curiosità, poi con ammirazione. Casa de Sal non è solo un gesto ecologico, ma un messaggio che tocca il cuore di un problema molto più grande. In Brasile milioni di persone vivono in condizioni abitative precarie e il progetto di Edna e Gabrielly apre una discussione urgente: è possibile creare case dignitose usando materiali già presenti sul territorio, senza costi proibitivi e senza sottrarre nuove risorse al pianeta.

Un progetto che può smuovere la comunità

La casa potrebbe sicuramente smuovere la comunità locale. Alcuni abitanti potrebbero iniziare a pensare a come riutilizzare vetro e legno. Non solo, potrebbe essere anche un invito a raccogliere i rifiuti in modo diverso, con una consapevolezza nuova. L’effetto domino sicuramente diventerà parte del progetto. Il percorso, però, non è stato semplice. Il settore edile resta un ambiente dominato dagli uomini e le due donne hanno dovuto affrontare diffidenza e commenti scoraggianti. Molti non credevano che potessero gestire una costruzione di quelle dimensioni. Altri pensavano che la loro fosse una follia destinata a crollare al primo temporale tropicale.

La determinazione ha messo a tacere ogni pregiudizio. Oggi la casa è in piedi, solida e luminosa, e porta la loro firma in ogni centimetro. Casa de Sal rappresenta un modo diverso di immaginare il futuro. Ogni bottiglia inserita nella struttura racconta una scelta precisa: dare nuova vita a ciò che sembrava inutile. Questo progetto invita a riconsiderare il consumo e il rapporto con gli oggetti che abbandoniamo senza pensare alle conseguenze. È un richiamo a guardare oltre, a immaginare usi alternativi, a comprendere che il rifiuto può essere una risorsa quando lo si osserva con occhi nuovi.

Altre possibili idee

L'idea di Edna e Gabrielly si sarebbe potuta spingere (e potrebbe ancora farlo) anche oltre. Si potrebbe, infatti, realizzare un laboratorio permanente per insegnare ad altri come costruire strutture riciclate. Non è da escludere che dopo questa prima prova superata, le due non si cimentino in altri progetti simili. Le bottiglie, ma anche altri oggetti riciclati, potrebbero certamente diventare elementi decorativi per tutta l’isola.

In questo modo si andrebbe a creare un percorso artistico capace di raccontare la storia del luogo attraverso i materiali recuperati. Casa de Sal resta un simbolo di resilienza femminile e di innovazione sostenibile. Dimostra che quando il bisogno incontra la creatività nasce qualcosa che supera il semplice concetto di casa. Diventa un esempio, una voce che arriva lontano e che continua a crescere come tutte le idee che hanno il coraggio di sfidare ciò che sembra impossibile.

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