Svizzera, entra in un supermercato Coop e mostra i prezzi del cibo: "Inaspettati"

Quanto costa fare la spesa in un punto vendita 'Coop' in Svizzera? Meno di quel che pensi. L'esperienza diretta di un utente dimostra che non ci sono differenze abissali con il resto d'Europa.

Quanto costa fare la spesa in un punto vendita 'Coop' della Svizzera

La Svizzera è al secondo posto nella classifica mondiale del costo della vita. Nello specifico è seconda se calcoliamo il ‘Cost of Living Index’, un insieme di parametri che include prezzi d’affitto, del cibo, dei ristoranti e potere d’acquisto. Al primo posto c’è una nazione sconosciuta ai più: le Isole Cayman.

Diverse città svizzere, poi, come prevedibile sono nella top 10 mondiale ed europea per costo della vita. Insomma, fare la spesa in Svizzera (Grocieries Index dal valore di 111.9 contro il 59 dell’Italia) sulla carta è decisamente costoso. I dati ci dicono che mediamente fare la spesa in Svizzera costa il doppio rispetto all’Italia. Ma è davvero così? L’esperienza di un utente Instagram in un punto vendita della Coop dimostra che le differenze di prezzo tra beni alimentari non sono poi così marcate tra il nostro paese e quello elvetico.

L’esperienza di Musta alla Coop

L’utente musta.shakir aveva realizzato un video mostrando i prezzi medi di ‘Aldi’, noto discount presente anche in Svizzera. Un follower gli ha detto: “Vai alla Coop”, sottintendendo che i prezzi siano parecchio più alti.
Musta mostra immediamente una confezione con dodici uova, che costano 5.95 franchi, ovvero 6.35€. Una retina contenente circa 200 grammi di pomodori (se ne contano cinque delle dimensioni di una mela) costa 1.50€. 500 grammi di uva italiana vengono 3.50€. Quattro banane si pagano 2.10€.

Uscendo dal reparto frutta e verdura scopriamo che un vasetto di Skyr (latticino islandese simile allo yogurt greco, fatto con latte scremato e dal sapore più acidulo) in offerta costa 1.87€ (non scontato costerebbe circa 2.30€). Un pezzo di pane con burro viene 2.85€. Una confezione di surimi (anche detti wurstel di pesce) 3.87€. 500 grammi di carne macinata di bovino in offerta (sconto del 20%) costano 8.40€. 930 grammi di cosce di pollo vengono 7.50€, mentre mezzo chilo di petto di pollo a marchio Coop 6.16€. Un vasetto di yogurt al naturale marca Coop è venduta a 1.30€. 500 grammi di cous-cous vengono 2.40€, mentre un vasetto di cetirolini sott’olio costa 2.78€.

La carne macinata ha un prezzo molto elevato alla Coop in Svizzera.
La carne macinata ha un prezzo molto elevato alla Coop in Svizzera.

Prezzi non bassi, ma nemmeno sproporzionati

Insomma, se escludiamo la carne macinata, oggettivamente molto cara malgrado lo sconto, ci rendiamo conto che gli altri beni alimentari non hanno prezzi tanto diversi da un supermercato italiano, specialmente confrontati a quelli delle grandi città del Nord Italia.

Non è un caso che nei commenti, decine di utenti da altre parti d’Europa facciano notare che gran parte dei prezzi sono inaspettati in una nazione che ha la fama di essere carissima come la Svizzera. “Vivo nel Nord della Francia, i prezzi del 70% dei prodotti che hai mostrato sono uguali ma qui lo stipendio medio è di 1.400€, scrive un utente. Commento quasi uguale da una persona austriaca: “Prezzi molto simili all’Austria, ma noi abbiamo stipendi più bassi”. Spunta perfino un utente italiano: “Prezzi uguali all’Italia, dove i salari sono di tre volte inferiori”.

La Svizzera è davvero così cara?

Parliamo di dati. Lo stipendio mediano annuo in Svizzera è circa CHF 88.200 (all'incirca 95.000 € all'anno). Ciò vuol dire che ogni mese un lavoratore a tempo pieno guadagna all'incirca 7700€ lordi, che scendono a 6200-6500€ netti. In Italia, lo stipendio medio lordo è di 2900-3000€ al mese. Insomma, la differenza tra Svizzera e Italia è netta. Un lavoratore medio svizzero guadagna due/tre volte di più rispetto a un collega italiano.

I generi alimentari, come abbiamo visto, non costano certamente il doppio rispetto all'Italia. Quello che fa davvero la differenza alla fine del mese sono gli affitti e beni e servizi non essenziali.

Lascia un commento