"Nel Medioevo si faceva tutto a letto", docente di storia spiega perché

Nuisia Raridi è una docente italiana di storia e nei suoi video fa divulgazione rispettando i tempi ristretti di Instagram e TikTok. In un video recente ha parlato della funzione dei letti nel Medioevo. Non mancano le curiosità e gli spunti di riflessione che fanno capire come (per davvero) "i tempi siano cambiati".

I letti nel Medioevo come i divani nella contemporaneità

Nella didascalia, l’esperta ha precisato che “Medioevo” è un termine molto ampio e il periodo esatto di cui parla lei nel video sono i secoli che vanno dal XIII all’XV. La fonte delle sue affermazioni, oltre agli studi pregressi di storia, è principalmente il libro “A letto nel Medioevo” di C. Frugoni. Il gancio del video è: “Nel Medioevo a letto si faceva tutto”.

Cosa si intende per “tutto”? La docente spiega: “Oltre a dormire, anche mangiare, così come invitare gente a cena e perfino convocare consiglieri. La camera da letto era il luogo perfetto per ospitare amici e conoscenti. Nelle dimore ricche, questa camera era provvista del camino e i letti, la tappezzeria, i cuscini, gli arazzi, i tappeti o le stuoie che rivestivano il pavimento rendevano tutto più confortevole e caldo”.

Potremmo dire che il letto era quello che da diversi decenni consideriamo il divano. Ma non solo: le cassapanche dove si tenevano i vestiti potevano essere utilizzate come panche, dunque posti a sedere. “Spesso erano provviste di schienali smontabili o ruotabili. La camera da letto, insomma, era un po’ il corrispettivo del nostro salotto. Nessuno si faceva problemi ad andare a giocare a scacchi nelle camere di letto di sconosciuti o sconosciute”, aggiunge.

La professoressa, poi, aggiunge un racconto di Giovanni Boccaccio con protagonista il conte Gualtieri d’Anguersa, che “va tranquillamente a ragionare nella camera da letto della moglie del re. Lei ci prova, lui accetta l’invito senza indugio”. Insomma, i tradimenti a letto esistevano anche 500 anni fa.

Per un Re era normale convocare i consiglieri nella propria camera da letto.
Per un Re era normale convocare i consiglieri nella propria camera da letto.

In generale, i Re non si facevano problemi ad accogliere i propri consiglieri in camera da letto, spesso mentre erano stesi. Sicuramente lo faceva Carlo VI di Valois. In Francia, i Re assistevano ai processi da un “letto d’Assise”, una sorta di letto a baldacchino rialzato.

Altre differenze enormi tra Medioevo e modernità

Quante volte abbiamo sentito: "Non siamo più nel Medioevo" quando qualcuno propone di risolvere un problema con l'uso della violenza? Non è un caso. Chi trasgrediva la legge veniva punito con torture pubbliche e, nei casi più gravi, esecuzioni a cui poteva assistere la popolazione: si usavano fruste ma anche strumenti più crudeli come la ruota. Non erano solo 'punizioni', ma anche 'spettacoli deterrenti' che servivano da monito.

Si dice che oggi, per chi non nasce ricco, sia difficile "scalare gerarchie". Nel Medioevo lo era ancora di più. Esistevano classi fisse: nobiltà, clero, popolani, servi della gleba. Per un servo cambiare destino era pressoché impossibile: non poteva aspirare a lavori migliori, né tanto meno cercare "fortuna altrove".

Capitolo igiene: qui la questione è più complessa. Se è vero che l'acqua corrente e il sapone, a differenza di oggi, erano quasi impossibili da reperire per tutti, è falso affermare che tutti avessero un'igiene personale pessima. Esistevano metodi 'alternativi', meno efficaci, ma comunque il tema dell'igiene personale esisteva.

 

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Quel che è indubbio è che la gestione 'sanitaria' era molto diversa. Nel Medioevo gettare rifiuti e acqua sporca per strada era normale, in assenza di reti fognarie adeguate. Questo faceva sì che si diffondessero malattie, spesso difficili da curare in assenza di metodi sicuri per combatterle, come le medicine moderne. Visto che siamo a dicembre, proponiamo un approfondimento su come si combatteva il freddo in questo periodo.

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