Giorni festivi 2026, ecco quali cadranno in settimana e quali nel weekend

Il 2025 è agli sgoccioli. Tra pochi giorni entreremo nel 2026, come sempre riponendo molte speranze nel nuovo anno, molte delle quali verranno puntualmente deluse. Tra tanti dubbi, una cosa è sicura: la stragrande maggioranza degli italiani adulti dovrà lavorare anche nel 2026 per mantenere economicamente sé stesso e la propria famiglia.

Un’altra certezza è che alcune settimane lavorative, come da tradizione, verranno ‘spezzate’ da giorni festivi. OK, ma quando cadranno queste giornate speciali nell’anno che sta per iniziare? Ne ha parlato il tiktoker italiano claudio_divulgatore in un video pubblicato poche ore fa sul suo profilo, indicando tutte le festività nazionali e il giorno della settimana in cui cadranno.

Prima di rispondere direttamente alla domanda, Claudio ha fatto una cosa curiosa: ha scritto un codice che analizza i giorni festivi in Italia dal 2000 al 2100, indicando per ciascuno il giorno della settimana in cui cadono. Se la maggior parte sono di sabato o domenica, allora è un anno “sfortunato”, perché un’alta percentuale di lavoratori, in quei giorni, sarebbe comunque libera.

Dal calcolo, Claudio ha escluso Pasqua e Pasquetta per ovvi motivi: cadono sempre di domenica e lunedì, senza eccezioni. “Negli anni tra il 2000 e il 2100, circa 40 hanno avuto 7 giorni festivi caduti durante la settimana”, dunque sono quasi gli anni “migliori”, perché solo tre sono stati di sabato e domenica.

I giorni festivi del 2026: un anno un po' sfortunato

Gli anni migliori in assoluto sono stati o saranno 25 tra 2000 e 2100, ovvero quelli con la bellezza di 9 giorni festivi capitati tra lunedì e venerdì e solo uno “perso” nel weekend. Non è mai successo che tutti e dieci fossero o di sabato o di domenica. Bene, ma il 2026 dove si posiziona nella classifica degli anni “fortunati” o “sfortunati”? Sarà un anno con parecchi giorni festivi infrasettimanali, uno medio o uno parecchio sfortunato? La risposta è: “piuttosto sfortunato”.

Come spiega Claudio, infatti, solo 6 giorni festivi su 10 capiteranno tra lunedì e venerdì. È considerabile, infatti, il secondo anno più sfortunato del secolo, alla pari con altri che, dal 2000 al 2100 hanno avuto o avranno appena sei giorni festivi tra lunedì e venerdì. Il minimo è 5: nessun anno ha avuto né avrà mai 4 o meno festività tra sabato e domenica.

Il 2026 sarà un anno "comune", perché gli anni con 6 giorni festivi infrasettimanali, statisticamente, sono quelli che capitano più spesso.
Il 2026 sarà un anno "comune", perché gli anni con 6 giorni festivi infrasettimanali, statisticamente, sono quelli che capitano più spesso.

Di quali feste parliamo? Iniziamo da una che possiamo definire imminente: Capodanno, il 1° gennaio. Nel 2026 cadrà di giovedì. Anche la Befana, il 6 gennaio, è infrasettimanale, per l’esattezza un martedì. Il 1° maggio garantirà un weekend lungo a molti italiani, dal momento che sarà di venerdì. Il 2 giugno, Festa della Repubblica, sarà un martedì. Natale 2026 (25 dicembre) è un venerdì.

Quali, invece, ‘perderemo’? Il 25 aprile è un sabato, dunque un giorno in cui molti sono già liberi da impegni lavorativi. Di sabato cadrà anche il Ferragosto. Ognissanti, il 1° novembre, cadrà invece di domenica, dunque in un periodo ‘avaro’ di feste nazionali non avremo un giorno che ‘spezzi’ la routine. Natale, come detto, cadrà di venerdì, ma per ovvi motivi Santo Stefano – altro giorno ‘rosso’ in Italia – è un sabato, dunque niente festa. C’è un lato positivo? Certo: come fa notare qualcuno nei commenti al video, sono “festività non godute” e, pertanto, faranno lievitare la busta paga di milioni di lavoratori.

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