Perché il caffè che prendi al bar, in certi momenti, sa di bruciato? Un ex barista, oggi consulente in torrefazione, ha spiegato il motivo.
Per quanto la nostra nazione non appaia neppure nella top 10 europea tra i maggiori consumatori di caffè, un’altissima percentuale di italiani si concede almeno una tazzina al giorno di questa bevanda. Alcuni preferiscono far da sé a casa con la moka o con le macchinette semi-professionali, altri non riescono a rinunciare a quello del bar, magari in compagnia.
Malgrado questa affezione di tanti italiani per l’Espresso del bar vicino casa o vicino l’ufficio, non di rado capita di bere una bevanda che sa di bruciato. Succede soprattutto negli orari di punta (quindi tra le 7 e le 9 e dopo pranzo), ma ci sono altri fattori in gioco. Un esperto di torrefazione ha parlato e noi riportiamo le sue parole, sicuramente frutto di studi ed esperienza.
Il content creator @baradvisor è un consulente nel mondo del caffè e della torrefazione. A suo dire, ci sono tre motivi principali se un caffè in tazzina “sa di bruciato”. Il motivo principale, secondo l’esperto, è la macinatura dei chicchi. “Se il caffè è macinato troppo fino, non passa l’acqua nel tempo giusto, ovvero circa 25 secondi per un Espresso. Questo fa sì che l’acqua e il caffè stiano per troppo tempo a contatto, l’acqua è ovviamente molto calda e quindi il caffè si brucia”. Perché il caffè è macinato fino da alcuni bar? Perché alcuni baristi vogliono risparmiare sulla grammatura: “Invece di 7.3-7.5 grammi, si lavora con 6.6-6.8 grammi”.
Perché il caffè al bar sa di bruciato
“Il secondo motivo è abbastanza importante ma dipende molto dal torrefattore e dal barista che vuole spendere meno”, premette. “Più il caffè è Robusta, più ha una qualità bassa al suo interno e quindi la miscela è molto più corposa. Spesso il torrefattore, per far sì che il Robusta abbia un sapore accettabile, lo tosta molto e quindi, di conseguenza, quando viene estratto con la macchina del caffè, specialmente se la temperatura è alta, avrà il sapore di bruciato”. 9 volte su 10, quelli di qualità “Arabica” sono migliori.
Terzo e ultimo motivo, banale ma di fondamentale importanza, è che i bracci della macchina sono sporchi. “Capita dentro il braccetto dove tu vai a fare il nuovo caffè, c’è ancora la posa del caffè precedente che è rimasta attaccata. Chiaramente, quando la rimetti nella macchina del caffè, riestrae di nuovo l’amarezza e le impurità che un buon caffè non dovrebbe mai avere”. Nei commenti c’è anche chi suggerisce un quarto motivo a cui pochi fanno caso: le lame del macinino. Se particolarmente vecchie o usurate, infatti, non macinano il caffè in modo uniforme e questo non consente una ‘fusione’ perfetta con l’acqua, rendendo il caffè poco piacevole al palato.