Probabilmente anche tu hai avuto il raffreddore nei giorni scorsi. Hai mai notato che, quando ti ammali, è la notte il momento in cui ti senti peggio? C'è una spiegazione.
Tra poche ore assisteremo al solstizio d’inverno. A voler essere estremamente precisi, avverrà domenica 21 dicembre 2025 alle ore 16:03. Sebbene sia l’inizio della stagione più fredda, è anche il momento in cui cominciano ad allungarsi, lentamente, le giornate.
Secondo le previsioni meteo, proprio l’inizio dell’inverno porterà un ulteriore calo delle temperature massime e minime su tutta Italia. Insomma, dopo venti giorni di clima autunnale, avremo un vero e proprio assaggio di inverno. Nessuna ondata di freddo estremo – almeno da qui al 25 – ma sicuramente ci sarà bisogno di accendere i riscaldamenti dentro casa e vestirsi adeguatamente fuori. Questa è anche la fase del picco delle influenze.
Probabilmente tu che stai leggendo ti sei già beccato un raffreddore nelle settimane precedenti, o comunque ne hai un ricordo dagli anni passati. Hai notato che quando hai il raffreddore, ti senti peggio nelle ore serali? Non succede solo a te.
Una biologa spagnola ha dedicato un video a questo tema specifico su TikTok (@la.biologica). “Non è una suggestione: questo fenomeno ha una spiegazione scientifica”, premette. “Possiamo dire che il nostro sistema immunitario cambia turno di notte. Durante il giorno funziona in maniera più tranquilla, però quando arriva la notte il tuo corpo attiva la modalità ‘difesa massima’. Attiva la produzione di citochine”, ovvero molecole che combattono i virus.
Perché stai peggio di notte quando hai il raffreddore
Le citochine, spiega la biologa, producono anche un’infiammazione, utile affinché il sistema immunitario combatta il virus. “Questa infiammazione è parte della cura, ma al contempo ti fa sentire malissimo: provoca più dolore, più congestione e in generale una maggiore sensazione di malessere. E non solo: la temperatura corporale sale di un decimo, anche se non sei malato. Se hai già la febbre, questo piccolo aumento fa sì che la noti ancora di più, sentendo più calore e al contempo più brividi”. Ma non solo: anche stare stesi (a letto o sul divano) comporta un ulteriore peggioramento.

Perché? Quando siamo stesi, il sangue si accumula maggiormente nella testa e nel collo, portando a una maggiore congestione delle narici; non solo aumenta la produzione di muchi e aumenta anche la tosse, proprio perché la gola è più intasata. “Quindi, in definitiva, no: il tuo raffreddore non ha orari notturni, è il tuo corpo che lotta più intensamente proprio quando provi il desiderio di riposare”.
Nei commenti, una donna scrive: “A me succede al contrario, il momento in cui sto peggio è al risveglio”. La biologa risponde: “Sì, ha senso. Al risveglio abbiamo parecchio muco accumulato, le vie aeree sono più secche e gli organi vitali non si sono ancora attivati completamente”. Noi auguriamo ai nostri lettori di non ammalarsi, ma nei giorni natalizi, statisticamente, un contagio è più probabile che mai viste le numerose occasioni di socialità. Per cui, se proprio dovesse arrivare un raffreddore, sappi che di notte le condizioni di salute peggiorano in maniera naturale.
