Durante le conversazioni, accese e non, capita frequentemente che qualcuno interrompa un’altra persona. Spesso è considerato un gesto maleducato, a cui mettere una pezza pronunciando le quattro paroline magiche: “Scusami se ti interrompo”.
Ma perché alcune persone lo fanno più spesso rispetto ad altre? A sorpresa, non c’entra la maleducazione. Lo ha spiegato uno psicologo americano, Kyle Cox. A suo dire, il cervello di coloro che interrompono spesso gli altri interlocutori funziona in maniera diversa. Nel senso che ‘processa’ gli input in maniera più rapida. Ecco cosa ha dichiarato l’esperto di mente umana in un video recente.
“Se interrompi costantemente le persone, anche se provi davvero a non farlo, vuol dire che il tuo cervello processa le informazioni di una conversazione più velocemente rispetto alla media. Hai già capito il nocciolo della questione, hai già previsto dove si vuole andare a parare e hai già formulato una risposta mentre l’altra persona è ancora a metà della sua frase”, spiega Cox nei primi secondi del suo video.
Le ricerche scientifiche sulla “processing speed”, ovvero la velocità con la quale si processano le informazioni hanno rivelato che coloro che interrompono costantemente gli altri comprendono l’intero messaggio 2.3 secondi in anticipo rispetto a coloro che potremmo definire “ascoltatori pazienti”. “Insomma, non sono maleducati: il loro cervello ha già processato le informazioni in maniera completa e non ha bisogno di sentire altro”, assicura lo psicologo.
Interrompere gli altri non è sempre maleducazione
E non solo: “Il bisogno di interrompere equivale alla frustrazione del loro sistema nervoso per l’inefficienza di quella conversazione. Ogni secondo trascorso ad ascoltare un’informazione prevedibile e prevista per queste persone è come aspettare in fila quando c’è una cassa del supermercato libera. Non è maleducazione: è voglia di non perdere tempo”. Va da sé che le persone che non interrompono mai sono più lente nel processare le informazioni o hanno imparato a mascherare quella capacità di processare rapidamente grazie a un enorme autocontrollo.
A livello sociale, può essere un problema. “Tra chi interrompe gli altri, c'è chi prova vergogna per la velocità con cui processa le informazioni. Per questo, impara a chiedere scusa per colpa di un cervello che funziona in maniera più efficiente rispetto ai ritmi di una conversazione", conclude l'esperto.

Nei commenti, come succede sempre in un video virale, c’è chi è d’accordo con lo psicologo e chi gli va contro. Un commento contrario recita: “Non è sempre così. Non sempre chi interrompe indovina la parte finale delle frasi”, scrive una donna. Un’altra persona sentenzia: “Sì, interrompere è da maleducati ma provo frustrazione quando partecipo a una conversazione troppo prevedibile”. C’è anche chi ammette di provare il bisogno di interrompere gli altri, ma ha compreso che la stragrande maggioranza delle persone non apprezza e, per questo, invita a lavorare su sé stessi per non mettere in atto tale comportamento, oggettivamente disprezzato dai più.
