Lavare le mani con l'acqua molto calda le 'disinfetta' di più? La risposta della naturopata

L’inverno, da calendario solare, è appena iniziato. Durante la stagione più fredda dell’anno, cerchiamo più spesso che mai il contatto con fonti di calore. La doccia fredda, tollerabile d’estate, diventa un grande “no” per il 90% della popolazione italiana da ottobre ad aprile.

Scaldini, termosifoni e condizionatori d’aria faranno gli straordinari nei tre mesi che seguono. Un altro modo per cercare calore, breve ma intenso, è lavare le mani con l’acqua calda. Molti italiani sanno bene quanto l’acqua sia preziosa in una fase di cambiamento climatico ma non possono fare a meno a un lavaggio delle mani prolungato quando il bagno è freddo ma dal rubinetto esce acqua calda che, con il sapone, dà vita a schiuma profumata.

Nessuno, insomma, mette in dubbio che lavare le mani con l’acqua calda sia piacevole. Ma è più efficace? D’altronde – è risaputo – il calore elimina i batteri. Oppure no? La content creator marina_naturopata ha risposto a questo interrogativo specifico: davvero l’acqua molto calda disinfetta meglio le mani? La risposta è no. Vediamo perché.

L'acqua molto calda, a contatto con la pelle, provoca delle microfessure dentro le quali i batteri entrano facilmente
L'acqua molto calda, a contatto con la pelle, provoca delle microfessure dentro le quali i batteri entrano facilmente

"Ti sbagli di grosso se pensi che l’acqua molto calda disinfetti meglio le mani. In realtà fa l’opposto. L’acqua calda non uccide i batteri, a meno che non sia bollente: in quel caso ti bruceresti. Non mi sembra una grande idea”, sentenzia. L’acqua troppo calda irrita la pelle, indebolisce la barriera lipidica e crea delle microfessure invisibili in cui i germi si inseriscono facilmente, secondo la naturopata.

Lavare le mani con acqua molto calda: i limiti

Come lavarle, dunque? Secondo l’esperta, il giusto compromesso è acqua tiepida e “un buon sapone” per circa 20 secondi. A fine video, svela “Secondo alcuni studi universitari, la temperatura dell’acqua non influisce sull’efficacia del lavaggio. Quindi caldo non è equivalente a più pulito. L’unica cosa che cambia davvero l’efficacia del lavaggio è la durata. Quindi, lavati le mani più a lungo”, è il consiglio finale dell’esperta.

Domanda attinente e non trattata nel video di marina_naturopata: posso lavare le mani con il bagno doccia che uso in doccia? In condizioni normali, sì. Cosa si intende per ‘condizioni normali’? Il lavaggio standard che si fa, per esempio, dopo aver espletato le proprie necessità fisiologiche. Molti bagno doccia, infatti, hanno un Ph simile a quello della pelle (4.5-6.5) e tensioattivi delicati, dunque non sono considerabili “più aggressivi” rispetto ai saponi ideati specificamente per le mani.

Quelli meno adatti a lavare le mani sono i bagno doccia molto profumati, ricchi di coloranti o additivi cosmetici. Lavarle 2-3 volte in un giorno con questi saponi non causerà problemi, ma se i lavaggi sono molto frequenti (più di 5 al giorno), allora è meglio evitare detti prodotti e preferirne di più neutri (meno colorati e meno profumati). Chi nota secchezza o bruciore alle mani dovrebbe acquistare un sapone mani delicato, con un pH tra 4.5 e 5.5, oltre – eventualmente – a una crema idratante dopo i lavaggi.

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