5 parole inglesi che usiamo in italiano che suonano stranissime per un madrelingua

Nell'italiano del nuovo millennio abbondano i vocaboli inglesi. Alcuni li usiamo correttamente, altri fanno alzare le sopracciglia dei madrelingua: vediamone 5.

L’italiano degli ultimi 40 anni ha accolto moltissime parole inglesi, a differenza di altre lingue europee più conservatrici, in particolar modo spagnolo e francese. Qui da noi è normalissimo dire “weekend” al posto di “fine settimana”; “smartphone” anziché "cellulare"; “power bank” al posto di “caricabatterie portatile” e la lista potrebbe proseguire ancora a lungo.

È altrettanto vero, però, che alcuni anglicismi suonano stranissimi a un madrelingua inglese. Un content creator statunitense residente a Milano ha ne ha elencati cinque che lo hanno colpito particolarmente, principalmente perché il significato reale del termine inglese è molto lontano da quello che gli attribuiamo noi.

Il content creator americano residente in Italia, @milanocaliforniano, ha elencato 5 parole che da madrelingua trova "strane".
Il content creator americano residente in Italia, @milanocaliforniano, ha elencato 5 parole che da madrelingua trova "strane".

La prima è particolarmente usata tra gli amanti del calcio ed è “mister”. È normalissimo metterla prima del cognome dell’allenatore di una squadra, che sia di terza categoria o di Serie A. “Questa cosa suona stranissima ai madrelingua inglesi. Immaginate se ci riferissimo agli allenatori delle squadre di calcio usando il termine italiano signore”, spiega @milanocaliforniano.

La seconda era particolarmente comune negli anni scorsi, ma c’è chi la usa ancora: “footing”, un termine che in italiano significa “andare a correre” o “fare jogging”. In inglese ‘footing’ sta a indicare la capacità di rimanere in piedi, insomma l’equilibrio. Un esempio: “I lost my footing on the stairs”, cioè: "Ho perso l’equilibrio tra le scale".

Termini 'inglesi' che usiamo in italiano strani per un madrelingua

Altro termine inglese che in italiano usiamo in maniera poco comprensibile a un madrelingua è ‘Spider’. La maiuscola è voluta, perché l’autore del video intende l’uso di ‘Spider’ per riferirsi a un’auto decapottabile. “Da noi questa parola indica l’insetto. Se sento un italiano dire che ha comprato una Spider, penso che ha adottato un ragno come animale domestico”, spiega.

Il quarto vocabolo è “baby parking”, ovvero un servizio di accoglienza giornaliera per bambini, diverso dall’asilo nido perché non ha finalità educative ma solo di intrattenimento. “In inglese suona come se un genitore avesse fermato la propria auto e lasciato il figlio in un parcheggio”.

La quinta è ‘Autogrill’. Si dirà che è diversa dalle altre perché è il nome di un’azienda. Tuttavia, un madrelingua inglese che la sente per la prima volta può rimanere parecchio confuso. “Il grill in inglese è anche una parte dell’automobile, quella frontale che in italiano si chiama griglia o mascherina. Insomma, ci viene da pensare alle componenti di un’automobile, non a un posto dove fermarsi per bere o mangiare in autostrada”.

Qualcuno gli fa notare che esiste un termine più generico, comprensibile e non inglese, ovvero “area di servizio”, mentre Autogrill è un’azienda specifica. Un’altra informazione che in pochi conoscono è relativa a Spider. C’è chi fa notare che i primi modelli di auto decapottabili si chiamavano Porsche 918 Spyder e Aston Martin Valkyrie Spider, dunque i primi italiani a usare questo termine per riferirsi a un’auto hanno sicuramente preso ispirazione dai due modelli appena citati (peraltro parliamo di un'azienda francese e una inglese)

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