La vita, specialmente dall'adolescenza in poi, non è felice come nell'infanzia. Le persone intelligenti capiscono prima delle altre alcune verità scomode. Mai come in questo caso, comprenderle presto è un vantaggio per orientarsi meglio durante l'esistenza.
Ci sono alcune verità oggettive che vanno interiorizzate nel corso della vita adulta. Sono dati di fatto contro i quali bisogna scontrarsi presto o tardi. Meglio presto che tardi, come in tutti gli ambiti della vita. Ecco 5 verità ‘scomode’ che le persone intelligenti hanno capito e accettato prima rispetto alla media.
La prima è che non piacerai a tutti. C’è chi prova disperatamente, è un istinto naturale. Gli sforzi di piacere a chiunque – nel senso stretto del termine – sono vani, fidati. Una volta che si fa ‘pace’ con questo fatto, si vive oggettivamente meglio. La prossima volta che incontrerai una persona a cui non sei simpatico/a a pelle, evita di fare l’impossibile per compiacerla: sprecherai meno energia e vivrai più sereno.

La seconda verità scomoda è che la vita non ha nessun significato. Lo dicevano numerosi filosofi e lo ha detto perfino Vasco Rossi: un senso non c’è. Anche perché il “senso della vita” è un costrutto sociale. Quello che tanti filosofi hanno provato a comunicare è che possiamo attribuirle noi un significato personale, non che ne esista uno generale e oggettivo. La psicologia esistenzialista, riassunta al massimo, dice questo: il senso non va cercato ma va creato, senza aspettare troppi ‘stimoli’ dall’esterno. Per qualcuno è una cattiva notizia, per altri è ottima: il potere di dare un senso è nelle nostre mani, non va affidato a una forza esterna e incontrollabile.
Le 5 crude verità che le persone intelligenti capiscono presto
La terza verità che molti adulti, anche non particolarmente intelligenti, hanno interiorizzato è che non è scritto da nessuna parte che la vita debba essere facile. Non bisogna crearsi aspettative fasulle: ci saranno momenti positivi e negativi, sempre. Dei primi bisogna goderne, dai secondi bisogna provare ad imparare.
Il quarto punto è che il nostro atteggiamento conta molto più di quel che vogliamo credere. Dovremmo prenderci la responsabilità di ogni singolo episodio che accade nella nostra esistenza. Siamo noi a creare il nostro destino e recitando la parte della vittima sempre, finiremo per vivere una vita da vittima.
Ultima verità: gran parte dei tuoi pensieri sono bugie. Esatto. Sono forme ‘fumose’ e approssimative che riflettono la realtà in maniera molto vaga, pertanto non bisogna fidarsene ciecamente. C’è chi fa un pensiero e, assalito dalle paranoie, gli attribuisce un senso di verità assoluto. La scienza dimostra che non è così: sono solo ‘eventi transitori’ che passano nella mente, sono solo interpretazioni soggettive e che, come tali, non vanno prese per verità assolute. Rimanendo in tema filosofia: qualcuno ti attacca? Metti in pratica il consiglio di Aristotele.
