"Tre errori che fai quando bevi una tisana": rischio plastica altissimo

La nutrizionista consiglia tre errori da non fare assolutamente quando beviamo una tisana calda. 

Nel nostro immaginario collettivo, bere una tisana calda è sinonimo di benessere, relax e salute. Una coccola serale, un rimedio naturale contro piccoli malesseri o semplicemente un modo per concedersi una pausa. Ma cosa succede se, senza saperlo, stai trasformando un gesto salutare in un'abitudine potenzialmente dannosa? È la domanda che ha sollevato la dottoressa nutrizionista del team di Prevenzione a Tavola, che ha voluto condividere con i suoi follower tre errori comunissimi che facciamo ogni giorno mentre beviamo una tisana. E uno di questi, a sorpresa, riguarda la plastica.

Uno dei pericoli più sottovalutati ha a che fare con la composizione delle bustine. Molti non sanno che una parte consistente delle bustine da tè e tisane oggi in commercio non è realizzata in carta, bensì in materiali plastici o contenenti polimeri sintetici. Quando questa bustina entra in contatto con l’acqua bollente, le fibre si degradano e rilasciano microplastiche, particelle minuscole che finiscono nella nostra bevanda e, inevitabilmente, nel nostro organismo.

Il consiglio, più attuale che mai, è quello di tornare alla tisana sfusa, da preparare con un classico infusore in acciaio o vetro. Non solo è una scelta più sostenibile e attenta alla salute, ma spesso garantisce anche un profilo aromatico superiore, perché le foglie non vengono schiacciate o impoverite durante il confezionamento industriale.

Il secondo errore riguarda un dettaglio spesso ignorato: la temperatura. Bere una tisana a una temperatura superiore ai 65 gradi può sembrare innocuo, ma diversi studi hanno dimostrato che l’assunzione frequente di bevande molto calde può irritare la mucosa dell’esofago e, sul lungo periodo, aumentarne la sensibilità o addirittura il rischio di sviluppare patologie infiammatorie. La dottoressa raccomanda quindi di aspettare sempre qualche minuto prima di sorseggiare la bevanda, lasciandola scendere a una temperatura più sicura e confortevole. Una tisana non dovrebbe mai “scottare”, ma avvolgere.

La scelta della tisana è fondamentale: non fidarti delle etichette generiche

C’è poi un altro errore, meno evidente ma altrettanto cruciale: scegliere la tisana a caso, magari affidandosi a un marchio famoso o a una confezione accattivante senza leggere davvero l’etichetta. Oggi il mercato è pieno di miscele aromatizzate con additivi artificiali, residui di pesticidi e ingredienti di dubbia qualità. Optare per una tisana biologica, certificata e priva di aromi sintetici, è l’unico modo per ridurre l'esposizione a sostanze potenzialmente nocive. Non è una questione di moda o snobismo alimentare, ma di cura verso il proprio corpo. Una tisana dovrebbe essere un concentrato di natura, non un cocktail di sostanze chimiche travestite da infuso profumato. Meglio ancora se puoi risalire alla provenienza delle erbe, preferendo produttori locali o piccoli marchi artigianali.

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Qual è il modo migliore per bere la tisana senza rischi.

Il gesto apparentemente innocente di preparare una tisana può dunque nascondere insidie non da poco. Microplastiche, bevande troppo calde e ingredienti contaminati rischiano di rovinare il momento di relax e trasformarlo in una minaccia silenziosa. Per questo è importante fare attenzione non solo a ciò che bevi, ma a come lo prepari, da dove proviene e in cosa lo immergi.

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