Cibo caduto a terra, è vera la regola dei 5 secondi? Farmacista risponde così

Cibo a terra, panico in cucina. Quante volte ti è scivolata di mano una fetta di prosciutto, una patatina o – peggio ancora – un pezzo di torta appena sfornata? E via a contare: uno, due, tre... se lo riprendi entro cinque secondi sei salvo. O forse no? La famigerata “regola dei 5 secondi” è diventata una specie di mantra per chi non vuole dire addio al proprio snack. Ma è vera o è solo una leggenda metropolitana? La risposta - supportata da basi scientifiche, chiaramente - arriva da una farmacista del profilo Instagram “Farmacia Biagi” di Capannori, in provincia di Lucca.

La verità? “I batteri corrono più veloci di te”

Risposta secca della farmacista: “No, la regola dei 5 secondi non è vera”. E qui arriva la botta scientifica: “I batteri si trasferiscono da una superficie all’altra in meno di un secondo”. Altro che cinque. Quindi, a rigor di logica, appena il cibo tocca il pavimento, è già potenzialmente contaminato. Ma attenzione, perché – come precisa la farmacista – ci sono dei “ma” importanti. E qui il discorso si fa interessante.

La farmacista spiega che la superficie su cui cade il cibo è determinante. Non tutti i pavimenti sono uguali: piastrelle appena pulite non sono la stessa cosa di un tappeto della stazione ferroviaria. Insomma, l’ambiente fa la differenza. Ma non è finita. Anche il tipo di alimento gioca un ruolo chiave. Cibi secchi, come cracker o biscotti, sono meno “amichevoli” per i batteri. Quelli umidi, come pasta al sugo, frutta o pane imburrato, attirano i microrganismi come api sul miele. “Il consiglio è semplice – conclude la farmacista – cibo caduto, cibo perduto”. Anche se a malincuore, meglio buttare che rischiare. Soprattutto se il pavimento è dubbio.

La scienza stronca la regola: studi e dati alla mano

La risposta della farmacista non è una sua opinione personale, ma si basa su ricerche scientifiche pubblicate. Uno studio del 2003 all’Università dell’Illinois, a cura di Jillian Clarke, ha dimostrato che l’Escherichia coli può trasferirsi istantaneamente su alimenti caduti a terra. Nel 2006 un altro studio ha analizzato la Salmonella Typhimurium e i risultati sono stati ugualmente chiari: il trasferimento batterico avviene nell’attimo stesso del contatto. Il cronometro, in sostanza, è inutile.

La farmacista ha smentito la regola dei 5 secondi: i batteri si 'attaccano' immediatamente al cibo, soprattutto se umido.
La farmacista ha smentito la regola dei 5 secondi: i batteri si 'attaccano' immediatamente al cibo, soprattutto se umido.

Nel 2016, la Rutgers University ha messo il punto definitivo sulla questione. Testando diversi alimenti su varie superfici, i ricercatori hanno scoperto che l’anguria assorbiva 10 volte più batteri delle caramelle gommose dopo soli 0,5 secondi. Il motivo? L’acqua libera presente nei cibi umidi agisce da calamita per i batteri.

Non solo il cibo: anche la superficie su cui cade ha un peso enorme. Le superfici lisce e non porose, come acciaio e piastrelle, favoriscono un trasferimento batterico più veloce rispetto a materiali porosi come legno o moquette. La moquette, ad esempio, grazie alla sua struttura fibrosa, può ridurre la contaminazione fino al 50%. Ma attenzione: “ridurre” non vuol dire “eliminare”. Anche su un tappeto, la Salmonella è stata trovata, seppur in quantità minori.

Ma allora... posso mai più mangiare qualcosa caduto?

La risposta – per quanto possa spezzare il cuore di chi ama la pizza appena sfornata – è meglio di no. Soprattutto in ambienti pubblici, cucine condivise, bagni o stazioni, raccogliere e mangiare cibo caduto può esporre a rischi seri come infezioni gastrointestinali e intossicazioni. In casa, su un pavimento pulito e con un alimento secco, il rischio si abbassa notevolmente, ma non sparisce. Ecco perché l’educazione alimentare deve partire anche da qui: conoscenza dei rischi, consapevolezza e, soprattutto, scelte sensate.

Morale della favola? La prossima volta che ti cade un pezzo di cioccolato... pensa due volte prima di fare il ninja e raccoglierlo in tempo record.

Lascia un commento