Ci sono alcuni gelati che possiamo gustare anche a dieta: la nutrizionista spiega quali sono e perché possiamo mangiarli.
Con l’estate che entra nel vivo, il desiderio di qualcosa di fresco e goloso si fa sentire con prepotenza. Ma cosa accade quando si è a dieta e si teme di compromettere i risultati con un semplice gelato? La risposta arriva da Giulia Biondi, nutrizionista seguitissima sui social, che ha deciso di svelare al suo pubblico tre gelati che si possono gustare senza sensi di colpa. Anche durante un regime alimentare controllato. Una notizia che ha fatto il giro del web in poche ore, proprio perché capace di unire gusto e consapevolezza nutrizionale in una stagione in cui le tentazioni sembrano moltiplicarsi.
Il gelato, spesso demonizzato nelle diete dimagranti, viene invece riabilitato da un punto di vista scientifico se consumato con criterio. Giulia Biondi, infatti, non parla di rinunce ma di scelte intelligenti: esistono opzioni che permettono di soddisfare il palato restando nel perimetro di una dieta bilanciata. Il segreto? Sta tutto nel valore energetico contenuto, che consente di inserire questi gelati all’interno della giornata alimentare come veri e propri spuntini.

Solero, Liuk e Fiordifragola: i gelati promossi dalla nutrizionista
A essere promossi dalla nutrizionista sono tre nomi che molti conoscono sin da bambini: Solero, Liuk e Fiordifragola. Gelati dalla struttura semplice, a basso contenuto calorico, che non rinunciano al gusto. Quello che accomuna queste scelte è la leggerezza, sia in termini di grassi che di zuccheri, oltre a una presenza calorica contenuta, generalmente sotto le 100 kcal a porzione. Ecco perché possono tranquillamente sostituire merende meno sazianti ma più dense di zuccheri e calorie, come tè zuccherati, succhi di frutta confezionati o bibite gassate, che spesso vengono consumati senza troppa attenzione.
Questi gelati, dunque, diventano alleati strategici, soprattutto nei mesi più caldi, quando la fame si fa meno insistente e si cerca qualcosa di fresco che sia anche funzionale. Un Solero alla frutta, ad esempio, riesce ad appagare il bisogno di dolce senza appesantire. Lo stesso vale per un Fiordifragola, che con la sua base fruttata e la copertura sottile di ghiaccio aromatizzato si inserisce perfettamente in un’alimentazione consapevole. E poi c’è il Liuk, con il suo cuore di limone rinfrescante e quella piccola stecca di liquirizia che è ormai un’icona: un vero classico che continua a sorprendere per la sua sobrietà calorica.
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Una dieta equilibrata non teme il gelato
Il messaggio centrale che Giulia Biondi vuole trasmettere è chiaro. Non è il singolo alimento a fare la differenza, ma il contesto in cui viene inserito. Anche un gelato da più di 100 kcal non deve essere bandito. Se inserito in una giornata alimentare strutturata con attenzione. La demonizzazione del cibo porta solo a un rapporto alterato con l’alimentazione, mentre l’educazione alimentare passa anche da queste concessioni.
Anzi imparare a includere “cibi del piacere” come il gelato nella quotidianità può diventare un potente strumento di aderenza alla dieta. Rendendola più sostenibile nel tempo. Rinunciare totalmente a ciò che si ama porta spesso a frustrazione e abbandono del percorso nutrizionale, mentre accogliere con misura ciò che si desidera consente di mantenere la rotta con serenità.
