Lasciare questo adesivo dietro lo smartphone nuovo è sbagliato? L'esperto risponde così

Ogni volta che si scarta un nuovo smartphone, c’è un piccolo dubbio che torna a galla: quell'adesivo con numeri, codici e barcode sul retro va lasciato o rimosso? Per alcuni è solo un dettaglio insignificante, per altri è quasi un totem da conservare per sempre. Ma secondo Izzy il Mazic, noto youtuber e curatore della rubrica La loggia del tech, la risposta è netta: va tolto subito. Anzi, tenerlo lì, per citare testualmente le sue parole, sarebbe “una bruttissima idea”.

Adesivo sul retro dello smartphone: perché toglierlo subito

Izzy non lascia spazio a interpretazioni. Nel suo ultimo video, diventato virale in poche ore, spiega con chiarezza i tre motivi principali per cui conviene staccare lo sticker non appena si ha tra le mani il nuovo dispositivo.

1. Rovina l’estetica del telefono nel tempo
Secondo Izzy, lo sticker non aiuta a preservare il valore del telefono. Al contrario, può fare danni: “Ti si potrà creare un rettangolino antiestetico in corrispondenza dello sticker, dove la luce del sole non ha intaccato il colore del telefono”. Risultato? Quando proverai a rivenderlo, sarà ben visibile quella differenza cromatica. E i collezionisti di smartphone – o semplici utenti attenti e un po' puntigliosi – noteranno subito la pecca.

2. Il codice IMEI è sensibile e può essere clonato
Altro dettaglio tutt’altro che trascurabile: lo sticker contiene spesso il codice IMEI. Non è un codice qualsiasi. È un identificativo univoco del dispositivo, un po’ come il codice fiscale per una persona. Izzy avverte: “Qualcuno esperto può bloccarlo o clonartelo da remoto”. In pratica, lasciarlo esposto equivale a rendere pubblica un’informazione sensibile. Un rischio concreto, soprattutto oggi che i furti digitali sono sempre più sofisticati e che 'catalizzano' l'attenzione dei malintenzionati di tutto il mondo.

3. Il design merita rispetto
Terzo e ultimo punto, ma non meno importante: il rispetto per il lavoro di design. Chi ha progettato il tuo smartphone – ingegneri, designer, grafici – ha lavorato mesi per dargli un’estetica precisa, pulita, elegante. Lasciare quello sticker “orrendo”, come lo definisce Izzy, è un affronto a quel lavoro. “Chi ha trascorso settimane intere a curare il design del tuo telefono non vuole certo che tu lo utilizzi con quel rettangolino orrendo”, taglia corto il creator.

Lo smartphone è fatto per essere sfoggiato senza adesivi
Lo smartphone è fatto per essere sfoggiato senza adesivi

C’è chi difende lo sticker: “Utile in caso di assistenza”

Come sempre quando si tocca un argomento tech che riguarda le abitudini quotidiane, nei commenti si è aperto un dibattito acceso. Alcuni utenti non sono d’accordo con Izzy, portando argomentazioni opposte ma altrettanto interessanti.

Un utente fa notare: “Quel tagliandino è molto utile conservarlo. Infatti, molte volte viene utilizzato in caso di riparazione, se lo schermo non funziona e si vuole fare un controllo dell’IMEI per poter accertare il modello esatto, qualora ci siano dubbi a riguardo, e poter avere i pezzi di ricambio giusti”.

Un punto legittimo. In effetti, l’IMEI è spesso richiesto in fase di assistenza tecnica, soprattutto se il telefono è danneggiato e non si accende. Tuttavia, molti brand consentono di recuperarlo anche da altri canali: scatola originale, scontrino, oppure tramite l’account associato al dispositivo.

La soluzione alternativa: sticker nascosto ma al sicuro

Per chi proprio non se la sente di gettare lo sticker – e in effetti, strappare qualcosa di nuovo non è mai facile – esiste una via di mezzo. Un utente suggerisce: “Copritelo con una cover nera, così il tagliandino rimane lì e i malintenzionati non possono leggerlo”. In questo modo, si conserva lo sticker per future necessità, ma senza lasciarlo in bella vista. Una soluzione pratica e sensata, soprattutto per chi ha paura di smarrire codici importanti. Tuttavia, anche in questo caso bisogna prestare attenzione: lasciarlo incollato troppo a lungo potrebbe comunque lasciare un alone o un residuo sulla scocca posteriore, specie su materiali lucidi o chiari.

Vale per tutti gli smartphone? Anche iPhone, Samsung e Xiaomi?

La risposta è sì. Che tu abbia acquistato un iPhone 15, un Samsung Galaxy S24, uno Xiaomi 14 o qualsiasi altro modello, la logica non cambia. Lo sticker è pensato per la logistica, non per l’uso quotidiano. Viene applicato in fase di distribuzione per motivi interni (catalogazione, tracciabilità), ma non ha alcuna funzione essenziale una volta che il telefono è nelle tue mani.

Molti produttori consigliano esplicitamente di rimuoverlo. E chi punta a mantenere il valore del proprio dispositivo nel tempo, sa che presentare un telefono pulito, privo di etichette e aloni, fa tutta la differenza nel mercato dell’usato. Il consiglio degli esperti – e degli utenti più attenti – è semplice: togli lo sticker, ma conserva il codice IMEI altrove. Annota i numeri, scatta una foto, conserva la scatola. Ma non lasciare quel rettangolino appiccicato dietro lo smartphone. È brutto, inutile e può diventare persino rischioso.

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