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Quando si cerca di mangiare sano per tenere sotto controllo il peso, è facile farsi ingannare da alimenti che sembrano salutari ma che, in realtà, possono mandare all’aria anche il piano alimentare più rigoroso. Lo conferma il personal trainer e nutrizionista Daniele Raminghi, che ha individuato cinque alimenti comunemente considerati sani ma che nascondono un apporto calorico sorprendentemente alto.
Molti adulti, complice la mancanza di tempo o di voglia, evitano la palestra e si affidano a una dieta più “pulita”, cercando di contenere calorie e grassi almeno nei giorni feriali, per scongiurare l'aumento di peso. Ma senza saperlo, rischiano di esagerare proprio con quei cibi che pensano siano i loro migliori alleati.
Burro d’arachidi: sano ma ipercalorico
Ha una reputazione impeccabile tra chi pratica sport o segue una dieta ricca di proteine. Il burro d’arachidi è ricco di grassi insaturi e proteine vegetali, ma c'è un dettaglio spesso trascurato: le calorie. Come spiega Raminghi, “due cucchiai di burro d’arachidi contengono circa 200 calorie, più di una fetta di pane. Sono grassi buoni, ma la quantità è cruciale”. Un cucchiaio in più può fare la differenza, soprattutto se viene spalmato distrattamente sul pane o aggiunto a frullati e porridge. Meglio usarlo con moderazione e considerarlo come un vero e proprio alimento, non un semplice condimento.
Granola: il falso mito del fitness
Sempre più diffusa nei supermercati e nei bar “healthy”, la granola ha l’aspetto e il sapore della salute. In realtà, molti mix in commercio sono carichi di zuccheri aggiunti, oli vegetali e frutta essiccata in grandi quantità. Secondo Raminghi, “una porzione standard supera facilmente le 300 calorie", e spesso viene consumata in dosi ben più grandi”. Un’alternativa più leggera? L'avena semplice, da arricchire con frutta fresca e magari un pizzico di cannella, evitando le miscele industriali troppo elaborate. In alternativa, la si può realizzare in casa: online ci sono centinaia di ricette.
Frullati confezionati: non tutti sono uguali
Nel mondo del benessere, i frullati sono visti come un’opzione sana e veloce. Ma non sempre è così. “Molti frullati confezionati arrivano a 500 kcal a porzione”, avverte il nutrizionista. Il problema? La presenza di sciroppi, zuccheri aggiunti e latte intero, che alzano il contenuto calorico a livelli da dessert. Tuttavia, è bene distinguere: in molti bar e locali italiani si preparano frullati al momento, con ingredienti (solo frutta e verdura!) visibili e senza aggiunte artificiali. Il consiglio è semplice: leggere sempre l’etichetta se si acquistano prodotti confezionati o chiedere chiaramente gli ingredienti quando si ordina fuori casa.

Condimenti per insalata: il pericolo è nella bottiglia
L’insalata è leggera, ma non lo è il condimento. “Se aggiungi tre condimenti diversi a una ciotola di lattuga, le calorie si impennano”, spiega Raminghi. Spesso si sottovalutano olio, aceto balsamico, salse light, yogurt o dressing preconfezionati, che nel complesso trasformano una pietanza ipocalorica in un piatto pesante. L’esperto consiglia di usare al massimo un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e preferire spezie, limone o senape naturale. Un trucco utile: preparare i condimenti in casa per avere sempre sotto controllo ingredienti e dosi.
Mix di frutta secca: buono, ma serve misura
Mandorle, noci, anacardi, nocciole: tutti alimenti ricchi di grassi buoni, fibre e minerali. Ma anche qui, l’errore è dietro l’angolo. “Una manciata di mix può superare le 200 calorie”, ricorda Raminghi. E la vera domanda è: chi si ferma davvero a una sola manciata? La frutta secca è utile, ma solo se inserita in modo controllato nella dieta. Può essere uno snack post-allenamento o un'aggiunta croccante a un'insalata, ma dev'essere pesata, non mangiata a pugni chiusi.
