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Il brodo di topo non è certo il primo piatto che ci si aspetterebbe di trovare in un ristorante. Eppure in alcune regioni del Messico, come Zacatecas, San Luis Potosí e Nuevo León, questo alimento fa parte della tradizione e viene consumato non solo per curiosità gastronomica, ma anche per il suo presunto valore nutrizionale e curativo. La testimonianza più recente arriva dalla pagina Instagram Aquí Mero | Comida en García, molto seguita in America Latina, che ha dedicato un video proprio a questa insolita pietanza. La fondatrice ha deciso di provarlo in un ristorante dall’aspetto rustico, fatto di lamiere e privo di insegna, con solo una scritta artigianale “Caldo de rata”.
Un piatto controverso che affonda le radici nella storia
Il consumo di ratti di campagna in brodo non è una moda recente. Le prime tracce risalgono all’epoca preispanica, quando nelle zone dell’Altiplano e tra i popoli indigeni degli Alti di Chiapas venivano cacciati e cucinati per ricavarne piatti nutrienti. A differenza dei topi che vivono nelle fogne, quelli di campagna si nutrono di erbe spontanee e piante di nopal e maguey, acquisendo così un sapore diverso, simile a quello del coniglio o del pollo, ma con un retrogusto erbaceo.
Nel tempo questa pratica si è mantenuta e in alcune città, come Fresnillo, si è arrivati addirittura a organizzare festival dedicati al caldo de rata. Nel 2017 è stato celebrato un evento pubblico con l’intento di destigmatizzare la ricetta e valorizzarla come parte del patrimonio culinario regionale. Da allora, il piatto è entrato a far parte anche dell’offerta turistica, attirando curiosi e viaggiatori pronti a sperimentare sapori inusuali.
Come viene preparato il brodo di topo in Messico
Le ricette cambiano in base alla zona. A Zacatecas, ad esempio, il brodo viene arricchito con pomodori, carote, chayote, cipolla, aglio e coriandolo. A San Luis Potosí si preferisce invece aggiungere patate, ceci e cavolo, mentre a García, Nuevo León, il piatto prevede l’uso di peperoncini serrano, cipolla, pomodoro, riso ed elote. In ogni caso, la carne del roditore non viene quasi mai tagliata a pezzi: viene servita intera, immersa nel brodo.
Il locale visitato dalla content creator di Aquí Mero segue proprio questa tradizione. Il ratto di campagna viene immerso in una zuppa rossiccia e accompagnato da mais e succo di limone. “Somiglia al pollo, ma ha un sapore molto particolare ed è buono”, ha dichiarato dopo l’assaggio. L’impressione è che il brodo abbia una forte personalità gustativa e che non lasci indifferenti chi lo prova.
Il valore nutrizionale e i presunti benefici
Secondo ricerche condotte dall’Istituto Tecnológico Superior Zacatecas Norte, la carne del ratto di campagna contiene minerali importanti come rame, zinco, fosforo, potassio e ferro. Per questo motivo in alcune comunità il caldo de rata è considerato un piatto “medicinale”, utile a rafforzare il sistema immunitario e a combattere le malattie stagionali. Viene spesso consigliato anche a chi soffre di anemia, mentre tra i giovani ha fama di “levantamuertos”, cioè di rimedio efficace contro i postumi dell’alcol.

Naturalmente, la diffusione di questa tradizione solleva anche preoccupazioni. Alcuni specialisti temono che una promozione eccessiva possa mettere in pericolo la specie di roditore utilizzata per la preparazione. Per ora, però, resta una pratica circoscritta ad alcune aree rurali, che unisce tradizione, gastronomia ed elementi culturali difficilmente comprensibili per chi proviene da contesti diversi.
Un piatto che divide e incuriosisce
L’episodio raccontato dal profilo Aquí Mero ha suscitato grande curiosità online. Molti utenti hanno espresso stupore, altri hanno commentato con ironia, ma non sono mancati coloro che hanno riconosciuto il valore culturale del piatto. Il fondatore del piccolo ristorante, intervistato a fine video, ha spiegato che il locale apre solo nei fine settimana e funziona esclusivamente alla luce naturale, senza corrente elettrica. Una scelta che rafforza l’immagine di autenticità e di legame con la tradizione.
La domanda finale resta sempre la stessa: avresti il coraggio di provare un piatto tanto insolito? In Messico c’è chi lo considera una specialità da non perdere, mentre altrove suscita repulsione. Quello che è certo è che il caldo de rata continua a essere un emblema della varietà gastronomica messicana, capace di raccontare storie di identità, resistenza culturale e di gusti che sfidano i pregiudizi.
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