Stasera in tv c'è un film cult epico con un cast stellare: incassi record al botteghino e un cast veramente stellare.
Stasera in tv va in onda King Arthur, un film che merita di essere riscoperto per la sua forza epica e la visione diversa che offre di una delle leggende più amate della storia. Diretto da Antoine Fuqua nel 2004, King Arthur non è la classica fiaba di cavalieri, magia e incantesimi. È un film storico-avventuroso che sceglie un tono realistico e militare, raccontando la nascita del mito di Artù come se fosse davvero accaduto.
Stasera in tv c'è un kolossal epico: grande successo e cast è stellare
Il film va in onda questa sera, sabato 11 ottobre, su Mediaset 20, intorno alle ore 21.10. Ambientato nella Britannia del V secolo, durante il ritiro dell’Impero Romano, il film segue la storia di Artù, interpretato da Clive Owen. Non è ancora un re, ma un comandante romano-sarmata che guida un gruppo di cavalieri costretti al servizio dell’Impero. Con lui ci sono Lancillotto, Tristano, Galvano, Bors, Galahad e Dagonet, guerrieri che hanno combattuto per quindici anni e che sognano solo la libertà.
Prima di ottenerla, però, arriva un’ultima missione: salvare la famiglia di un nobile romano, Marius, minacciata dall’invasione dei Sassoni. Da qui parte un viaggio pieno di pericoli, battaglie e scelte morali. È durante questa impresa che Artù incontra Ginevra, interpretata da Keira Knightley, prigioniera e ribelle, e Merlino, capo dei britanni. Due figure che lo porteranno a mettere in dubbio la propria fede nell’Impero e nella Chiesa, spingendolo verso la difesa della sua vera patria: la Britannia.

A differenza di molti film dedicati a Re Artù, questa versione elimina quasi del tutto gli elementi magici e fiabeschi. Non ci sono spade incantate o profezie, ma uomini in carne e ossa che combattono per sopravvivere. Fuqua sceglie una regia fisica, concreta, dove la leggenda diventa una cronaca di guerra. La celebre battaglia sul lago ghiacciato, in cui Dagonet si sacrifica per i suoi compagni, è una delle scene più intense e ricordate del film.
Il tono è crudo, ma mai privo di emozione. Le battaglie sono spettacolari, girate con grande realismo e accompagnate da una colonna sonora potente. Ogni personaggio ha un suo spazio: Tristano, interpretato da Mads Mikkelsen, è il guerriero silenzioso e letale; Bors, impersonato da Ray Winstone, porta un tocco di umanità e ironia; Lancillotto, invece, vive il conflitto tra lealtà e indipendenza.
Il cuore del film: libertà e identità
Ciò che rende King Arthur diverso da molti altri film storici è la riflessione che nasconde dietro le armi. Artù è un uomo diviso tra due mondi: da un lato il cristianesimo romano, dall’altro le idee del monaco Pelagio, che predica libertà e uguaglianza tra gli uomini. È proprio questa tensione morale a rendere il personaggio più profondo e vicino allo spettatore. Non combatte per un trono, ma per un’idea di giustizia. Alla fine, Artù sceglie di restare in Britannia e di difenderla dagli invasori Sassoni. La battaglia di Badon Hill, che chiude il film, segna la nascita di un re non per diritto di sangue, ma per coraggio e senso di appartenenza.
Perché vale la pena vederlo
King Arthur è un film che riesce a unire azione e riflessione. Pur avendo diviso la critica, ha conquistato molti spettatori per il suo realismo e per la capacità di dare nuova linfa a una storia antichissima. Il cast è di grande livello: oltre a Clive Owen e Keira Knightley, spiccano Stellan Skarsgård nei panni del crudele Cerdic e un giovane Joel Edgerton in quelli di Galvano.
La fotografia, firmata da Slawomir Idziak, immerge lo spettatore in una Britannia fredda, selvaggia e affascinante. Ogni paesaggio contribuisce a creare un’atmosfera di durezza e destino. Non è un racconto per sognatori, ma per chi vuole vedere cosa può esserci dietro un mito. Il film ha incassato oltre 200 milioni di dollari nel mondo, segno che il pubblico ha apprezzato questa versione più “terrena” del mito. Anche se non ha convinto del tutto la critica, rimane una delle trasposizioni più interessanti e coraggiose della leggenda di Artù.
