"Ti senti gonfio, stanco e con dolori?": nutrizionista spiega cosa mangiare

La nutrizionista spiega cos'è la dieta antinfiammatoria, cosa mangiare e quali sono i sintomi che non bisogna sottovalutare.

Ti svegli già affaticato, durante il giorno ti senti rallentato, e a fine serata hai quella fastidiosa sensazione di gonfiore addominale che sembra non voler andare via. Se a tutto questo si aggiungono dolori articolari, pelle spenta e una generale difficoltà a perdere peso, potresti non trovarti di fronte a una semplice questione di stress o stanchezza passeggera. Secondo la nutrizionista Assunta Iorio, questi sintomi possono essere segnali silenziosi di un’infiammazione cronica di basso grado, un disturbo subdolo ma sempre più diffuso, spesso alimentato da scelte alimentari scorrette.

L’infiammazione cronica: quando il corpo si ribella

A differenza dell’infiammazione acuta, quella che si presenta in caso di ferite o infezioni, l’infiammazione cronica non ha un inizio e una fine ben definiti. Agisce sotto traccia, coinvolgendo l’organismo in un processo continuo che può durare mesi o anni. Il corpo entra in una sorta di “modalità di allarme costante”, in cui il sistema immunitario lavora troppo, producendo sostanze infiammatorie che finiscono per danneggiare tessuti e organi. Le cause? Possono essere tante: una dieta squilibrata, l’eccesso di zuccheri, il consumo abituale di cibi industriali, la sedentarietà e persino uno stato mentale perennemente stressato. Ma c’è una buona notizia: modificare l’alimentazione può fare una differenza enorme.

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Quali sono gli alimenti che combattono l'infiammazione.

Cosa mangiare per combattere l’infiammazione secondo l’esperta

Assunta Iorio è convinta che la tavola possa essere il primo vero alleato per invertire la rotta. Secondo la nutrizionista, esistono alimenti che “spengono” l’infiammazione e aiutano a recuperare energia, vitalità e leggerezza. La chiave sta nella qualità di ciò che portiamo nel piatto, non nella quantità. Tra gli ingredienti che non dovrebbero mai mancare in cucina ci sono i grassi buoni, come l’olio extravergine d’oliva a crudo, l’avocado, le noci e i semi oleosi. Questi alimenti non solo saziano in modo sano, ma svolgono anche una funzione protettiva contro lo stress ossidativo, grazie al loro contenuto di omega-3 e antiossidanti.

Un altro pilastro della dieta anti-infiammatoria sono le verdure a foglia verde: spinaci, cavolo riccio, rucola, cicoria. Ricche di clorofilla e polifenoli, hanno un forte potere alcalinizzante e depurativo, e aiutano il corpo a mantenere un equilibrio metabolico stabile. A questi si aggiungono i frutti di bosco, piccoli ma potentissimi: mirtilli, lamponi, more e ribes sono una vera miniera di flavonoidi, alleati del sistema immunitario.

Le proteine di qualità rappresentano un altro punto fondamentale. Non tutte le fonti proteiche sono uguali, e Iorio consiglia di preferire uova biologiche, pesce pescato in mare e carne proveniente da allevamenti al pascolo, che garantiscono un profilo nutrizionale più ricco e più compatibile con l’equilibrio dell’organismo. Anche i carboidrati giusti hanno il loro posto in una dieta equilibrata: riso integrale, grano saraceno, miglio, quinoa e amaranto non solo sono naturalmente privi di glutine, ma garantiscono energia a rilascio lento, senza causare picchi glicemici né infiammazione intestinale.

Cosa evitare per stare subito meglio: tutti gli alimenti da ridurre

Se alcuni cibi ci aiutano a guarire, altri non fanno che alimentare il problema. Iorio è chiara: gli zuccheri raffinati, così come le fritture e i grassi trans, sono da limitare il più possibile. Non si tratta solo di un discorso di calorie: questi alimenti alterano la flora intestinale, sovraccaricano il fegato e aumentano il livello di infiammazione sistemica.

Lo stesso vale per latticini e farine raffinate. In molte persone, questi alimenti possono causare una risposta immunitaria silenziosa, ma costante, che si manifesta sotto forma di gonfiore, ritenzione idrica, dolori muscolari e difficoltà digestive. Non è sempre necessario eliminarli del tutto, ma diventa importante ridurne la frequenza e cercare valide alternative.

La sensazione di essere sempre gonfi, stanchi e doloranti non è normale. Il corpo lancia segnali ben precisi, e l’alimentazione può trasformarsi nel linguaggio più diretto per comunicare con lui. Seguire uno stile alimentare anti-infiammatorio non vuol dire fare sacrifici, ma imparare a scegliere cibi che nutrono davvero, che donano energia pulita e che aiutano a rimettere in equilibrio i processi interni.

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