Nutrizionista svela 3 alimenti che "sani" che in realtà fanno malissimo alla salute

Ecco tre alimenti che il nutrizionista consiglia di evitare per la salute e che tutti pensano siano sani.

Non è tutto oro quel che luccica, e quando si tratta di alimentazione, l’inganno può avere conseguenze poco piacevoli. A metterci in guardia è il nutrizionista Giuseppe Scopelliti, che ha deciso di rompere il silenzio su tre alimenti che spesso vengono etichettati come “salutari”, ma che possono rivelarsi dei veri e propri pericoli per la salute se non trattati nel modo corretto. Con l’abitudine crescente a fidarsi delle etichette o, peggio ancora, delle apparenze, il rischio è quello di consumare prodotti che danneggiano più di quanto beneficino.

La frutta non sempre è innocente: a cosa fare attenzione prima di mangiarla

Immagina una mela nel cesto, leggermente ammaccata, con una piccola chiazza grigia. La prima reazione è quella di tagliare via la parte compromessa e mangiare il resto. Sembra logico, no? Ma la muffa è subdola, silenziosa e soprattutto invisibile. Non si ferma dove appare. Le sue spore possono penetrare in profondità nella polpa, rilasciando micotossine pericolose per il fegato e il sistema immunitario. Non basta eliminare ciò che si vede: il danno potrebbe essere già stato fatto. Secondo Scopelliti, consumare frutta visibilmente danneggiata o ammuffita significa giocare alla roulette russa con la propria salute, un rischio che si può evitare semplicemente scegliendo frutti integri e controllandoli bene prima del consumo.

L’hamburger “al sangue” può avere un retrogusto amaro

Un altro alimento che spesso divide è l’hamburger cotto poco, magari ancora rosato all’interno. I fan del “quasi crudo” lo difendono in nome del gusto e della consistenza, ma Scopelliti è chiaro: quel rosa potrebbe nascondere batteri pericolosi come Escherichia coli o Salmonella, silenziosi ospiti indesiderati che possono trasformare una cena gourmet in un incubo. La cottura non è un dettaglio, ma una barriera protettiva. La temperatura di sicurezza consigliata dalla FDA (Food and Drug Administration) è 72°C al cuore del prodotto: solo così si eliminano i rischi microbiologici. In un’epoca in cui si cerca il “crudo” a ogni costo, forse è il caso di ricordare che sicurezza e sapore non sono nemici, e un hamburger ben cotto può essere altrettanto gustoso, ma senza brutte sorprese.

Nutrizionista
Alcuni degli alimenti a cui fare attenzione.

Il latte crudo: tradizione o trappola?

Il terzo alimento è lui: il latte crudo, che tanti associano a genuinità, tradizione e gusto autentico. Ma anche in questo caso, l’apparenza può essere ingannevole. Secondo Scopelliti, bere latte non pastorizzato equivale a partecipare a un “party batterico” senza invito. Questo tipo di latte può contenere agenti patogeni come Listeria, Brucella o Campylobacter, capaci di scatenare infezioni anche gravi, soprattutto in soggetti vulnerabili come bambini, anziani o donne in gravidanza. Il nutrizionista consiglia di preferire il latte pastorizzato, che mantiene i valori nutrizionali ma abbatte i rischi. In alternativa, per chi acquista latte crudo da piccoli produttori, è fondamentale bollirlo per almeno qualche secondo prima del consumo: un piccolo gesto che può fare una grande differenza.

Quello che emerge dalle parole di Giuseppe Scopelliti è un messaggio chiaro: non basta che un cibo appaia “naturale” per essere sicuro. Dietro la semplicità di un frutto, la rusticità di una carne o la freschezza di un bicchiere di latte, possono celarsi insidie invisibili ma concrete. Non si tratta di demonizzare, ma di educare a un consumo consapevole, dove informazione e buon senso vanno di pari passo. Perché la salute non si improvvisa, e ogni scelta alimentare che facciamo oggi incide sul nostro benessere di domani.

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