"Mangia solo questi gelati se sei a dieta": nutrizionista spiega quali comprare

La nutrizionista consiglia quali gelati è possibile mangiare in estate anche se siamo a dieta: il segreto è l'equilibrio.

Quando il termometro inizia a salire e l’estate entra nel vivo, la tentazione del gelato diventa più di una voglia: è quasi un riflesso istintivo. Ma chi segue un regime alimentare ipocalorico spesso si sente costretto a rinunciare. La buona notizia? Non è necessario privarsene, parola della nutrizionista Anna Wanda D’Avenio, che chiarisce come il gelato possa trovare posto in un'alimentazione controllata senza compromettere i risultati.

Contrariamente a quello che si pensa, molti gelati industriali rientrano perfettamente nel range calorico previsto per uno spuntino, anche in un regime dimagrante. La dottoressa D’Avenio sottolinea che la maggior parte dei gelati singoli, inclusi i più noti in commercio, si attesta tra le 150 e le 180 kcal, una quantità che può facilmente essere gestita all’interno della giornata alimentare. La chiave sta nel contestualizzare il consumo. Il gelato non deve sostituire un pasto completo, ma può tranquillamente essere inserito come spuntino pomeridiano, oppure come piccolo dolce a fine pasto, nella sua versione mini.

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Tutti i gelati da mangiare a dieta secondo la nutrizionista. Fonte: Instagram

Quali scegliere e quando concederseli: tutti i gelati che possiamo mangiare a dieta

La nutrizionista invita a considerare opzioni ben precise: i gelati mini, le bomboniere (piccoli dessert monoporzione), i classici come il Fiordifragola, il limone o il più tradizionale ghiacciolo. Tutti questi rientrano in un apporto calorico compatibile anche con una dieta restrittiva, regalando però quel momento di piacere fondamentale per non vivere la dieta come un castigo. In alternativa, chi predilige le versioni in vaschetta, può semplicemente attenersi a due cucchiai pari a circa 168 kcal per ottenere lo stesso beneficio senza sforare il bilancio calorico.

Inserire un gelato nella propria routine alimentare non è soltanto una scelta nutrizionale, ma anche un gesto di cura verso se stessi. È un modo per sdrammatizzare la dieta, trasformandola in un percorso sostenibile e non in una serie di privazioni. Non serve demonizzare i cibi piacevoli, ma imparare a collocarli nel contesto giusto. In questo senso, un piccolo gelato può diventare uno strumento utile per evitare abbuffate e mantenere più a lungo l’aderenza al piano nutrizionale. L’approccio suggerito dalla dottoressa è quello dell’educazione alimentare: conoscere i cibi, saper leggere le etichette e imparare a gestire porzioni e momenti. Un gelato a merenda può avere lo stesso impatto energetico di uno yogurt o di un pacchetto di crackers, ma con un potere appagante decisamente superiore. Ed è proprio questo il punto: una dieta efficace non è quella più rigida, ma quella che si riesce a seguire nel tempo. Ecco qui un'idea gustosa, economica e veloce per una colazione fatta in casa sana. 

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