Ecco come conservare le ciliegie per farle durare più a lungo in frigorifero: la spiegazione dell'esperta.
Le ciliegie sono tra i frutti più amati dell’estate. Dolci, succose, intense: in una manciata di piccoli frutti si concentra tutto il piacere della bella stagione. Ma chi non si è mai ritrovato a buttarne via una parte, ammuffite nel cassetto del frigo dopo appena pochi giorni? Eppure, conservare le ciliegie nel modo giusto è possibile. A dirlo è una fruttivendola che, tra cassette di frutta e profumo di stagione, svela un trucco semplice e quasi controintuitivo: non lavarle quando le compri.
Già, perché il gesto che tutti facciamo appena rientrati a casa, quello di sciacquare bene la frutta per riporla in frigo, è proprio quello che mette a rischio la freschezza delle ciliegie. L’acqua è la nemica numero uno di questo frutto delicatissimo. Se resta sulla buccia, anche solo in tracce, accelera la formazione di muffe e rende le ciliegie più vulnerabili alla fermentazione. L’umidità in eccesso, soprattutto se intrappolata in un contenitore chiuso, crea il microclima ideale per farle deperire in fretta.

Come lavare le ciliegie per conservarle a lungo: tutti i segreti del mestiere
La fruttivendola è chiara: "Le ciliegie non si lavano quando si comprano, si lavano solo prima di mangiarle". È una regola che vale anche per altre tipologie di frutta, ma nel caso delle ciliegie è ancora più importante. Il loro involucro sottile non tollera sbalzi di umidità o sbagli nella gestione della temperatura. Basta poco per trasformarle da gioielli brillanti in frutti opachi e flaccidi.
Un altro consiglio prezioso riguarda il modo in cui vanno riposte: mai chiuderle in contenitori ermetici, mai ammassarle in sacchetti di plastica. Le ciliegie devono respirare, devono rimanere il più possibile libere, magari adagiate su un piatto ampio o su un vassoio, con il picciolo rivolto verso l’alto. Così facendo, si evita che si schiaccino tra loro o che si lesionino, innescando una reazione a catena che porta alla marcescenza.
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E qui arriva un’altra osservazione interessante: non tutte le ciliegie sono uguali. Quelle che presentano già una piccola macchia o una lieve ammaccatura vanno consumate per prime. Le altre, integre e sode, possono essere conservate in frigo fino a una settimana, a patto che non siano state maltrattate nel trasporto. Una pressione sbagliata nella borsa della spesa, una cassetta troppo piena, un passaggio brusco dal caldo della strada al gelo del frigorifero: ogni piccolo errore può abbreviarne la vita. Perciò, se si vuole davvero godere di ogni ciliegia fino all’ultimo morso, la regola è una sola: trattarle come piccoli tesori, con attenzione e pazienza. E soprattutto, non cedere all’istinto di lavarle appena arrivate a casa. Quel gesto apparentemente innocuo, che ci dà la sensazione di “averle pronte”, è proprio quello che le condanna a un destino più breve.
