Italiano si avventura su una spiaggia (quasi) proibita in Sardegna: "È deserta"

Cala Zafferano in Sardegna è un paradiso inaccessibile unico al mondo: ecco l'esperienza di un turista italiano.

C’è un’Italia che non ti aspetti, fatta di silenzi liquidi, orizzonti abbacinanti e sentieri che non esistono. E c’è una Sardegna che va oltre la Sardegna da cartolina: selvaggia, riservata, quasi ostile nella sua perfezione. È in questa dimensione sospesa che si inserisce la storia di un turista italiano che, attratto dal mito, ha deciso di avventurarsi verso Cala Zafferano, una delle spiagge più inaccessibili e segrete dell’intera isola.

Il suo racconto ha il sapore di una scoperta archeologica: “È deserta”, dice con un misto di stupore e rispetto. Deserta, sì, ma non per caso. Cala Zafferano è una bellezza proibita, un angolo di mondo che sembra fatto per essere contemplato e poi lasciato andare, come un miraggio che non si può possedere. Si trova incastonata nella punta sud-occidentale della Sardegna, all’interno del Poligono Militare di Capo Teulada, un’area chiusa al pubblico per la maggior parte dell’anno. Non esistono strade per raggiungerla, non esistono sentieri: l’unico modo per arrivarci è via mare.

Sardegna
Turista italiano nelle acque della meravigliosa Cala Zafferano in Sardegna. Fonte: Instagram

Il fascino di una bellezza irraggiungibile in Sardegna

Appena si mette piede sulla sabbia, si capisce che ci si trova davanti a qualcosa di irripetibile. La sabbia è chiarissima, quasi bianca, e il mare assume sfumature che sembrano appartenere a un altro continente: turchesi, smeraldi, azzurri lattiginosi. Eppure, non ci sono ombrelloni, né voci, né risate di bambini. Solo il suono del vento e delle onde. Cala Zafferano non offre nulla. E proprio per questo, offre tutto.

Chi riesce a raggiungerla lo fa spesso con una breve escursione in barca, in quelle rare finestre dell’anno in cui l’area viene temporaneamente aperta. Ma non si può restare a lungo. Non è permesso trattenersi troppo sulla spiaggia, non è consentito esplorare l’entroterra. È come entrare in una cattedrale naturale: ci si può fermare un attimo, magari per un tuffo, uno scatto fotografico, un respiro profondo. Poi si deve andare via, senza lasciare traccia.

Un’esperienza al confine tra sogno e realtà

Il turista italiano che ha vissuto questa esperienza la racconta con parole che sembrano appartenere a un’altra epoca. Cala Zafferano non è una destinazione turistica, ma una visione effimera, una suggestione da romanzo. Il suo silenzio è assoluto, la sua bellezza disarmante e indomabile. Non c’è nulla da fare, nessun servizio, nessuna attività. È la naturalezza estrema, senza compromessi.

E proprio questa sua inaccessibilità la rende una delle mete più ambite dai viaggiatori consapevoli, quelli che cercano l’invisibile, che vogliono immergersi in un luogo senza alterarlo. Cala Zafferano è un luogo che non si conquista, ma che si può solo contemplare. Un santuario di sabbia e luce che chiede rispetto, distanza, e una certa dose di coraggio. E mentre il sole cala lentamente su questo lembo di Sardegna nascosto, il turista risale sulla barca. Si volta un’ultima volta verso la riva. Cala Zafferano è già alle sue spalle, come un sogno che si dissolve. Ma l’immagine rimane, impressa nella memoria, come solo le cose irraggiungibili sanno fare. Qui un'altra destinazione meravigliosa sulle coste della Sardegna. 

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