"Mangiamo troppo sale senza rendercene conto": l'allarme della nutrizionista

Una nota nutrizionista ha sostenuto, tramite un video su Instagram, che mangiamo o in generale assumiamo più sale senza rendercene conto: ecco cosa ha dichiarato.

Quanto sale consumiamo davvero ogni giorno? La risposta sorprende, e non in senso positivo. A sollevare il tema è la nutrizionista conosciuta sui social come @bilanciamo, che ha voluto mostrare con esempi concreti quanto sia facile superare i limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il dato che più colpisce riguarda il consumo medio nazionale: 10 grammi di sale al giorno. Una quantità che equivale al doppio rispetto a quanto consigliato dall’OMS, che raccomanda di non superare i 5 grammi quotidiani, cioè circa 2 grammi di sodio. Questi valori comprendono sia il sale naturalmente presente negli alimenti sia quello che aggiungiamo durante la cottura o direttamente a tavola.

Perché assumiamo più sale del dovuto: l'avviso della nutrizionista

Il problema, come sottolinea la nutrizionista, è che la maggior parte delle persone non si rende conto di quanto sodio stia assumendo senza neppure toccare la saliera. Alcuni alimenti insospettabili, infatti, contengono quantità molto elevate di sale già nella loro versione base. Prendiamo il tonno in scatola: 100 grammi equivalgono a circa 1,2 grammi di sale. Sembrerebbe poco, ma se passiamo alla bresaola il discorso cambia drasticamente. In soli 100 grammi sono presenti 4 grammi di sale, praticamente l’intero fabbisogno giornaliero di una persona adulta. Basta quindi un piatto abbondante di bresaola per superare il limite consigliato dall’OMS.

Il rischio non riguarda soltanto la bilancia e la ritenzione idrica. Un eccesso di sale, anche in chi non ha problemi di peso, aumenta la possibilità di sviluppare ipertensione, malattie cardiovascolari e altre patologie croniche che spesso si manifestano in silenzio, senza sintomi immediati. È un problema che interessa tutti, dai più giovani agli anziani, perché lo stile alimentare occidentale tende a privilegiare cibi pronti, snack confezionati e pietanze industriali, tutte fonti nascoste di sodio. La nutrizionista invita a prestare attenzione soprattutto alle etichette. Zuppe pronte, snack di legumi, prodotti light o fit, apparentemente salutari, nascondono talvolta quantità di sale sorprendenti.

bilanciamo nutrizionista sui social
La nutrizionista sui social, mentre spiega il quantitativo di sale da ingerire quotidianamente, fonte: Instagram

Anche chi pensa di mangiare sano rischia quindi di eccedere senza accorgersene. Un’altra abitudine da rivedere riguarda il modo in cui condiamo i nostri piatti. Non è necessario eliminare completamente il sale, ma imparare a ridurlo gradualmente, abituando il palato a sapori più naturali. L’uso di spezie, erbe aromatiche, limone o aceto può aiutare a insaporire senza eccedere. Inoltre, quando scegliamo il sale da aggiungere in cucina, è meglio orientarsi su quello iodato, utile per la salute della tiroide.

Cosa non bisogna temere: il sale va bilanciato

Secondo @bilanciamo, non bisogna temere di salare l’acqua della pasta o dei cereali, né di bere acqua del rubinetto. Il vero nodo sta negli alimenti già pronti o confezionati che consumiamo quotidianamente. Una fetta di pizza, un panino imbottito, una confezione di patatine o una merenda confezionata possono spostare l’ago della bilancia del sodio molto più di quanto immaginiamo.

Ridurre l’apporto di sale non è solo una questione estetica, legata alla pancia gonfia o alla ritenzione. È un gesto di prevenzione che riguarda la salute di lungo periodo. Basti pensare che l’ipertensione è tra i principali fattori di rischio per ictus e infarto, e l’eccesso di sodio è una delle cause più sottovalutate.

La consapevolezza diventa quindi la prima arma per difendersi. Non serve stravolgere le proprie abitudini, ma imparare a scegliere con attenzione, leggere le etichette e limitare quei cibi che, pur sembrando innocui, nascondono quantità importanti di sale. Un piatto di bresaola, un panino con il tonno o una zuppa pronta possono sembrare soluzioni veloci e leggere. Ma sommati nell’arco della giornata diventano il motivo per cui, a fine serata, ci ritroviamo ad aver assunto il doppio della dose consigliata.

Lascia un commento