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Un video virale della content creator ca_satorres ha riportato l’attenzione su un frutto dall’aspetto insolito: un’anguria gialla. Dall’esterno appare come un normale cocomero, ma al momento del taglio mostra una polpa gialla chiarissima, di tonalità diversa da quella rossa che tutti conosciamo e con pochi semi. Non si tratta né di un esperimento di laboratorio né di un frutto acerbo, bensì di una varietà antichissima con una storia che merita di essere raccontata.
Origini antiche dell’anguria gialla
Le prime angurie selvatiche non erano rosse. Migliaia di anni fa, in Africa, le popolazioni del bacino del Nilo consumavano cocomeri dalla polpa gialla o verde chiaro. Questi frutti non avevano il sapore dolce che associamo oggi all’anguria: la polpa era più neutra, talvolta persino amara. Con il tempo, attraverso la domesticazione agricola, la specie è stata selezionata e migliorata, portando alla nascita di numerose varietà. Fra queste, alcune hanno mantenuto la polpa gialla, altre hanno sviluppato il rosso acceso grazie all’aumento del contenuto di licopene.
Dall’Africa al Mediterraneo
L’anguria gialla nacque in Africa e da lì si diffuse lungo le rotte commerciali fino al Mediterraneo. In Egitto e in Medio Oriente cominciò la coltivazione su larga scala. Solo nei secoli successivi la pianta raggiunse l’Europa, portando con sé sia varietà a polpa gialla sia le prime versioni a polpa rossa. La selezione agricola moderna ha privilegiato soprattutto il colore rosso, ma le cultivar gialle non sono mai scomparse del tutto. Oggi resistono con nomi noti agli appassionati: Yellow Crimson, Desert King o Yellow Doll, apprezzate per la loro dolcezza fresca e meno stucchevole.
Le leggende americane e la realtà storica
Il video di ca_satorres racconta di una varietà coltivata da tribù che abitavano in quello che oggi è il confine tra Stati Uniti e Messico, resistente alla siccità e capace di conservarsi più a lungo dopo il taglio. Una narrazione affascinante, ma non confermata dagli studi storici. Non esistono prove archeologiche della presenza di angurie gialle o rosse nelle Americhe prima dell’arrivo degli europei. L’anguria arrivò nel Nuovo Mondo solo dopo il XVI secolo, introdotta dagli esploratori e dai commerci che collegavano Africa, Asia ed Europa.

Alcuni citano la cosiddetta anguria gialla Hopi, legata al popolo nativo del Sud-Ovest americano. Tuttavia, la ricerca storica mostra che gli Hopi coltivavano mais, zucche, fagioli e meloni (Cucumis melo), ma non cocomeri. Le varietà oggi vendute con la denominazione “Hopi” derivano da selezioni più recenti e non hanno radici nell’epoca precolombiana.
Le varietà moderne e le loro caratteristiche
Oggi l’anguria gialla non è solo una curiosità, ma una presenza reale nei mercati agricoli. Esistono cultivar apprezzate proprio per la loro resistenza e per il gusto fresco e particolare. Un esempio è il cocomero giallo Hopi, una selezione che ha conquistato chi ama le coltivazioni rustiche e capaci di resistere a climi secchi. I suoi frutti di medie dimensioni, circa 5-6 chili, hanno polpa croccante, dolce ma non eccessiva, con quel tocco esotico che rende unica l’esperienza di assaggio. La pianta, poco esigente, richiede soprattutto temperature calde e produce frutti pronti in circa 75 giorni dal trapianto.
Molti lo descrivono come il cocomero più piacevole mai assaggiato. Per ottenere una maturazione uniforme, gli esperti consigliano di ruotare leggermente i frutti durante la crescita, soprattutto in periodi umidi o freschi.
Un frutto antico che parla al presente
L’anguria gialla non è un’invenzione recente, né un prodotto della genetica moderna. È il risultato di una lunga storia agricola che parte dall’Africa e arriva fino alle nostre tavole. La sua diffusione dimostra come le coltivazioni, viaggiando tra popoli e continenti, abbiano arricchito di sapori e colori la nostra alimentazione. Oggi rappresenta un ponte tra passato e presente, un frutto capace di incuriosire, sorprendere e conquistare con la sua dolcezza discreta e il suo aspetto insolito.
In sintesi: non c'è nessuna prova che l'anguria gialla sia originaria di quella che oggi chiamiamo America. Probabilmente le tribù precolombiane, prima di essere sterminate dai conquistatori europei, riuscirono ad avere dei semi di anguria africana e svilupparono la loro anguria 'locale', che oggi viene venduta come qualità 'Hopi', che ben si adatta ai terreni estremamente aridi degli attuali Stati Uniti sud-occidentali.
