Chef italiano prepara le tagliatelle al ragù più buone d'autunno: sono felicità pura

Ecco come preparare le tagliatelle al ragù bianco perfette in autunno per le giornate più fredde della stagione: la ricetta dello chef.

C’è un momento preciso, in questa stagione, in cui la cucina diventa il cuore pulsante della casa. È quando sul fuoco sobbolle un ragù denso, profumato di vino e aromi, e il tempo sembra rallentare. È in quell’istante che lo chef italiano, maestro della tradizione emiliana, svela la sua versione delle tagliatelle al ragù più buone d’autunno, un piatto che profuma di felicità pura, di giornate lente e di sapori autentici. Il segreto, dice lo chef, non è soltanto negli ingredienti ma nella pazienza. Nel lasciare che la carne si innamori piano degli aromi, che il vino racconti la terra da cui proviene e che ogni filo di tagliatella diventi il custode di un ricordo. Per realizzare questo piatto che racchiude l’essenza della cucina italiana più vera, servono solo prodotti genuini e un pizzico di tempo dedicato con amore.

Ingredienti:

  • Tagliatelle all’uovo 250 g

  • Manzo tritato 250 g

  • Salsiccia fresca 150 g

  • Pancetta 100 g

  • Sedano 60 g

  • Carote 60 g

  • Cipolle dorate 60 g

  • Aglio 1 spicchio

  • Vino bianco 60 g

  • Olio extravergine d’oliva 50 g

  • Rosmarino 1 rametto

  • Salvia 3 foglie

  • Alloro 2 foglie

  • Pepe nero q.b.

  • Sale fino q.b.

  • Acqua q.b.

Tagliatelle al ragù
Il condimento delle tagliatelle al ragù bianco. Fonte: Instagram

Il ragù che profuma di domenica perfetto in autunno

In un tegame ampio, lo chef scalda l’olio extravergine d’oliva insieme allo spicchio d’aglio, lasciandolo dorare dolcemente. È il primo passo, quello che stabilisce il tono di tutto il piatto. Subito dopo entrano in scena sedano, carota e cipolla tritati finemente, la base del soffritto che sprigiona il suo profumo inconfondibile. Poi arrivano rosmarino e salvia tritati con cura e due foglie d’alloro che aggiungono profondità e calore. Quando il soffritto è dorato al punto giusto, la pancetta tagliata a cubetti entra in scena e inizia a rilasciare la sua dolcezza. È il momento della salsiccia sbriciolata e della carne di manzo tritata, che vanno fatte rosolare a fuoco vivo, finché non assumono quel colore brunito che racconta già tutto il sapore che verrà.

 

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Aglio e alloro vengono poi eliminati, lasciando solo l’essenza. A questo punto arriva il vino bianco: una sfumatura intensa e fragrante, che pulisce e lega insieme ogni elemento del piatto. Quando il vino è evaporato, si aggiunge un mestolo d’acqua calda, un pizzico di sale e pepe, e il ragù comincia la sua lenta cottura. Per un’ora buona, a fuoco dolce, il sugo si trasforma. Si addensa, si profuma, diventa carezza e sostanza. È un tempo sospeso, quello in cui la cucina si riempie di vapore e di attesa.

Le tagliatelle all’uovo, tirate sottili e ruvide, vengono cotte al dente in acqua salata. Appena scolate, vengono tuffate nel tegame del ragù, dove ogni nastro di pasta si veste di sugo generoso e di profumo. Un filo d’acqua di cottura aiuta a creare la cremosità perfetta, quella che lega tutto senza bisogno di altro. Il risultato? Un piatto che non ha bisogno di orpelli. Solo sapore, memoria e calore. Le tagliatelle al ragù dello chef italiano sono la quintessenza dell’autunno: un invito a rallentare, a sedersi a tavola, a ricordare che la felicità, quella vera può avere il profumo del sugo che cuoce piano.

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