Chef svela tre semplici trucchi da cucina dei ristoranti che puoi usare anche a casa tua

Quando uno chef professionista decide di condividere i piccoli segreti delle cucine dei grandi ristoranti, vale sempre la pena ascoltarlo. Dean Allen Sheremet, cuoco con oltre 380.000 follower su Instagram, ha pubblicato un video che ha fatto impazzire gli appassionati di cucina casalinga. L’ex chef dei locali più rinomati di New York ha raccontato tre trucchi semplicissimi che ogni persona può usare nella propria cucina per migliorare immediatamente il risultato dei piatti, senza attrezzature da ristorante o spese inutili.

Pietanza calda, piatto caldo: il primo segreto dei professionisti

Il primo consiglio di Dean è quasi banale, ma la maggior parte delle persone lo ignora completamente. “Non c’è niente di peggio di un cibo preparato alla perfezione servito su un piatto della temperatura sbagliata”, spiega. È una regola d’oro che nelle cucine dei ristoranti nessuno dimentica mai: un piatto caldo come pasta o zuppe va servito su un piatto caldo, e uno freddo su un piatto freddo.

Pietanza calda, piatto caldo; pietanza fredda, piatto freddo: questa è la prima regola degli chef.
Pietanza calda, piatto caldo; pietanza fredda, piatto freddo: questa è la prima regola degli chef.

Basta davvero poco per applicare questo trucco anche a casa. Se stai per servire una pasta fumante, metti i piatti nel forno per qualche minuto a 70-80°C. Se invece stai preparando una cheesecake o una macedonia, lascia i piatti in frigorifero per 20 minuti prima di impiattare. In questo modo, la temperatura del piatto non altera quella del cibo e ogni morso mantiene la consistenza perfetta. È un dettaglio semplice, ma capace di fare la differenza tra un piatto “buono” e uno da ristorante.

Etichettare tutto: l’abitudine che cambia la gestione del frigorifero

Il secondo trucco di Sheremet riguarda l’organizzazione, un aspetto che in cucina vale quanto la tecnica. “Usa del nastro adesivo rigido, possibilmente blu, e scrivici sopra con un pennarello nero”, suggerisce lo chef. Annotare la data di conservazione e il contenuto di ogni contenitore permette di evitare sprechi e di avere sempre tutto sotto controllo.

È una pratica comune nelle cucine professionali, dove nulla viene lasciato al caso. Quando avanza qualcosa — un po’ di pollo, della zuppa, o della salsa — basta etichettarlo e posizionarlo in modo visibile. Così, al momento giusto, ti ricorderai di consumarlo prima che sia troppo tardi. È un piccolo gesto che allunga la vita degli alimenti e mantiene il frigorifero in ordine. In più, aiuta a sviluppare una mentalità più sostenibile: meno sprechi, più attenzione.

Le spezie fresche: l’arma segreta del sapore

Il terzo consiglio dello chef tocca un argomento spesso sottovalutato: le spezie. “Comprale intere, macinale tu a casa”, raccomanda Sheremet. Il motivo è semplice: quando le spezie vengono vendute già macinate, perdono gran parte del loro aroma e del loro potere aromatico nel giro di poche settimane. Pepe, cannella, coriandolo, peperoncino: se li compri interi e li macini al momento, scoprirai un mondo di profumi completamente nuovi.

Non serve acquistare strumenti professionali: un piccolo macinino manuale o un mortaio tradizionale sono più che sufficienti. Il risultato? Un profumo più intenso, un gusto più definito e la sensazione di avere tra le mani ingredienti davvero vivi. “Ti assicuro che se inizi a comprarle fresche e a macinarle al momento, non tornerai più indietro”, afferma lo chef.

Tre trucchi semplici, un effetto sorprendente

Queste tre abitudini, apparentemente minime, possono trasformare radicalmente la cucina di casa. Non servono talenti particolari, solo un po’ di attenzione. Scaldare o raffreddare i piatti, etichettare gli avanzi e scegliere spezie fresche sono gesti semplici che rendono ogni piatto più curato, più sicuro e decisamente più buono.

Non è un caso che proprio i professionisti li considerino indispensabili. A volte, la vera differenza non sta nelle ricette complesse o negli ingredienti rari, ma nella cura dei dettagli. E in fondo, come dimostra Sheremet, portare un po’ di spirito da ristorante nella cucina di casa è alla portata di tutti.

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