Un italiano assaggia un piatto di insetti in Messico e resta di stucco: ecco il gusto e che cosa ne pensa.
In Messico il cibo non smette mai di sorprendere, e per due italiani l’esperienza culinaria è andata ben oltre il classico taco. I protagonisti dell’avventura sono due viaggiatori che hanno deciso di spingersi oltre ogni limite del gusto, provando uno dei piatti più curiosi e tradizionali del Paese: gli insetti. Una scelta che, tra curiosità e un pizzico di coraggio, ha scatenato reazioni contrastanti, soprattutto quando nel piatto si sono ritrovati davanti zampette e corpicini ben visibili.
A condividere il tutto è stato l’influencer italiano conosciuto sui social come @befric, seguito da migliaia di utenti per i suoi video di viaggio e le esperienze culinarie estreme. Questa volta, la sua avventura lo ha portato nel cuore del Messico, dove il consumo di insetti è una pratica comune e profondamente radicata nella cultura gastronomica locale. Dai grilli ai cavallette, fino alle larve arrostite, si tratta di ingredienti considerati una prelibatezza in molte regioni del Paese.
Assaggia un piatto di insetti in Messico e svela il gusto: cosa ne pensa
Nel video che ha pubblicato, si vede chiaramente il momento dell’assaggio. “Me li aspettavo secchi, e invece sono belli pieni”, ha detto tra sorpresa e un po’ di esitazione. Il primo impatto, infatti, è stato più visivo che gustativo: guardando bene nel piatto si notano subito le zampette e il corpo intero degli insetti, un dettaglio che non lascia indifferenti nemmeno i più temerari. Eppure @befric ha deciso di non fermarsi alle apparenze. Una volta superato l’impatto iniziale, ha spiegato che gli insetti sono croccanti, ma con una consistenza più corposa di quanto si aspettasse. Il sapore, invece, è molto intenso, con una punta amarognola che li rende diversi da qualunque altra pietanza.

“Sono croccanti, ma pieni. Non sono vuoti come pensavo”, ha raccontato, aggiungendo che il gusto, per quanto forte, non è del tutto sgradevole. Tra gli assaggi più curiosi, ce n’è stato uno che lo ha colpito in modo particolare: un piccolo grillo servito su un cucchiaio. Un boccone che lo ha fatto sorridere e allo stesso tempo inorridire, perché, come ha ammesso lui stesso, “fa un po’ impressione vedere tutto il corpo lì davanti”. L'esperienza non si è fermata a quello. Ha voluto provare anche un taco con grilli, avocado e pomodori, una versione tipica e molto apprezzata della cucina messicana di strada. Il contrasto tra la croccantezza dei grilli e la cremosità dell’avocado ha reso il piatto sorprendentemente equilibrato, anche se per chi non è abituato, l’idea di mangiare insetti resta comunque difficile da digerire. “Fa effetto, è inevitabile, ha commentato, "perché si vede proprio il corpo".
Una vera e propria prova di coraggio
In Messico, però, questa abitudine non ha nulla di bizzarro. Gli insetti vengono consumati da secoli, non solo per il sapore ma anche per il loro alto valore nutritivo. Sono ricchi di proteine, poveri di grassi e vengono considerati un alimento sostenibile, in grado di garantire un apporto energetico elevato con un impatto ambientale minimo. In molte zone rurali, rappresentano una vera e propria risorsa alimentare, mentre nelle città sono diventati ingredienti di tendenza in ristoranti gourmet.
Per i due italiani, l’esperienza si è trasformata in una prova di coraggio ma anche in una scoperta culturale. Assaggiare gli insetti in Messico non è solo una curiosità gastronomica: è un modo per entrare in contatto con una tradizione millenaria che oggi sta conquistando anche l’Occidente. Sempre più chef, infatti, stanno introducendo questi ingredienti nei loro menu come alternativa sostenibile alla carne.
